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·20 giugno 2023

I top club europei contro l’asse Chelsea-Arabia Saudita: «La UEFA indaghi»

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I top club europei rivali di Chelsea e Wolverhampton chiedono indagini sull’asse di mercato che i due club stanno creando con l’Arabia Saudita. Un top club – interpellato dal Telegraph sull’argomento – sostiene che le squadre stanno usando la Saudi Pro League come una «carta per uscire gratis dalla prigione del Fair Play Finanziario». La lega, che ha già ingaggiato Karim Benzema quest’estate, sta rivolgendo la sua attenzione alla Premier League.

Una rappresentanza del Public Investment Fund dell’Arabia Saudita è a Londra questa settimana per concludere una serie di accordi. Si pensa che al solo Chelsea sia stata originariamente presentata una proposta per cinque calciatori per un importo di oltre 100 milioni di sterline, anche se uno di loro, Romelu Lukaku, avrebbe rifiutato l’offerta.


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La situazione porta con sè un tempismo perfetto per i club che tentano di scaricare i cosiddetti “esuberi”, ma sta già attirando avvertimenti dai club rivali su potenziali distorsioni del mercato. Con le trattative in corso per Hakim Ziyech, Kalidou Koulibaly, Edouard Mendy e Pierre-Emerick Aubameyang, gli avversari chiedono un esame approfondito, anche perché gli accordi potrebbero svolgere un ruolo importante nel garantire che il Chelsea e altri club siano in grado di soddisfare i requisiti finanziari della Premier League per il prossimo anno.

Il regolamento della Premier League ha già un protocollo di valutazione che consente di stimare il valore equo che deve essere seguito dai club, ma uno dei principali rivali europei dei Blues ha suggerito che siano necessarie da parte della UEFA «indagini live» su tutti gli accordi con i sauditi, questo a causa dell’entità dei potenziali investimenti per i giocatori.

«Il PIF ha così tanti investimenti in tutto il mondo che dovrebbe essere costretto a dimostrare che non ci siano conflitti di interesse», ha detto un club europeo al Telegraph, a condizione di anonimato. «Guarderemo i club usare l’Arabia Saudita quest’estate in tutta Europa come carta per uscire gratis dalla prigione del Fair Play Finanziario. E la cosa sarebbe ancora più “opaca” se PIF avesse interessi sia nel club che vende, sia in quello che acquista».

Questa improvvisa spesa folle da parte di PIF, il fondo sovrano saudita che controlla la maggioranza del Newcastle in Premier League, arriva dopo che il fondo ha rilevato quattro club, tra cui l’Al Hilal. Il piano è di far crescere rapidamente i loro valori prima di privatizzare i team.

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