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·19 maggio 2020

I titoli vinti sul campo nel 2020

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Titoli da assegnare o campionati da annullare? È solo una delle domande (marginali) generate dall’emergenza coronavirus nel mondo dello sport, e in particolare nel calcio. In Francia il PSG si è laureato campione mentre ad esempio in Olanda il titolo non è stato assegnato; la stessa sorte dei parigini è toccata al Celtic, diventato campione di Scozia per la cinquantunesima volta nella sua storia.

Serie A, Liga, Premier League attendono il via libera per riprendere i campionati tra meno di un mese e intanto gli occhi sono puntati sulla Bundesliga tedesca, campionato apripista per il calcio post-covid. Prima della pandemia però alcuni titoli erano già stati assegnati. Scopriamo dunque le squadre che possono orgogliosamente vantarsi di aver trionfato sul campo nel 2020.


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La Superliga del Boca

Rimarginare la ferita della Libertadores persa a Madrid è probabilmente impossibile, ma il Boca è sulla buona strada. Partiamo dal Sud America per ripercorrere un’impresa passata forse troppo in secondo piano: il 7 marzo scorso il Boca Juniors si è laureato campione della Superliga. Si, ma come? A due giornate dal termine il River dell’eterno Gallardo era saldamente al comando, con un calendario abbordabile e 4 punti da conquistare per il trionfo matematico.

A volte però i miracoli accadano. Al Boca Juniors va il merito di non aver mai smesso di crederci, al River il demerito di aver sottovalutato due gare a un passo dalla vittoria. Gallardo resta dunque a mani vuote, di titoli con il River ne ha vinti diversi in carriera, ma mai la Superliga argentina. Gli Xeneizes ringraziano Defensa y Justicia e Atletico Tucuman,  e tornano a festeggiare con un gol della bandiera Carlos Tevez alla Bombonera. Il finale romanzato di un campionato perfetto con solo 8 gol subiti in 23 gare, l’ultimo trofeo prima del blocco del mondo dello sport.

La Taça da Liga del Braga

Non meno emozionante ciò che è accaduto in Portogallo a gennaio. Nella patria di Cristiano Ronaldo la Coppa di Lega ha una formula particolare. Si giocano dei turni preliminari per andare a comporre quattro gironi di quattro squadre; le gare sono solo andata e le prime classificate di ogni gruppo accedono direttamente alle semifinali.

La vittoria del Braga non solo è meritata, ma proviene da un cammino perfetto: tre su tre nel girone con 9 gol fatti e 3 subiti contro Paços Ferreira, Maritimo e Penafiel. In semifinale lo Sporting Lisbona campione in carica che si deve arrendere al gol di testa al 90′ di Paulinho. La finale, contro il Porto di Conceiçao, è inaspettata e si decide all’ultimo minuto come la gara precedente. Quando mancano circa 60 secondi al termine del recupero Ricardo Horta sfrutta un rimpallo e gira in rete la sfera che consegna il titolo al Braga al 96′.

Il Real e la nuova Supercoppa di Spagna

C’era attesa per il nuovo format della Supercoppa di Spagna. A Gedda (Arabia Saudita) è andata in scena un mini torneo di 4 giorni tra Valencia, Atletico Madrid, Barcellona e Real Madrid. Le semifinali hanno visto i blancos guadagnarsi la finale surclassando il Valencia di Celades, e l’Atletico Madrid del Cholo compiere una rimonta inaspettata che ha segnato la fine del ciclo Valverde in blaugrana.

La finale tra le due di Madrid si è decisa ai calci di rigore con protagonista l’ex Courtois, ma soprattutto Federico Valverde, grazie al quale i blancos sono arrivati alla lotteria dagli undici metri. La scivolata da ultimo uomo per stendere Alvaro Morata lanciato a rete resterà l’immagine della prima edizione della nuova Supercoppa, con cui il pajarito si è guadagnato i titoli di miglior giocatore del torneo e di idolo della afición.

La Carabao Cup del City

L’ennesimo titolo di Pep Guardiola in carriera e da quando siete sulla panchina del Manchester City. La terza Carabao Cup consecutiva per i citizens ai quali ormai manca solo la Champions League. Cammino tutto sommato semplice quello che ha portato Guardiola nuovamente sul tetto d’Inghilterra: Preston, Southampton e Oxford prima di eliminare il Manchester United in semifinale.

La finale contro l’Aston Villa è stata come al solito a senso unico, anche se ha regalato qualche brivido nel finale con un Claudio Bravo chiamato al miracolo e capace di evitare a Guardiola i tempi supplementari.

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