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Giovanni Armanini·20 maggio 2019

I numeri che promuovono la qualità del gioco in Serie A

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Non possono passare inosservati i dati pubblicati dal CIES sulla lunghezza dei passaggi nei campionati professionistici europei. Nelle prime 25 squadre d’Europa che giocano il calcio più “ragionato”, intendendo con questo termine una antitesi di palla lunga e pedalare, fatta di più passaggi corti e trame nel breve, troviamo 4 italiane.

Il Napoli decimo, la Samp poco dietro, 11esima, l’Atalanta 14esima, il Sassuolo 24esimo.


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Non solo: nessuna italiana sta nelle 25 che fanno il gioco più lungo eccezion fatta per il Carpi, fortunatamente retrocesso in serie C.

Ancor più interessanti i dati medi assoluti:

  1. la Serie A, nella media globale, terzo campionato in cui si gioca meno con i palloni lunghi: 19.03 metri medi, dietro solo al campionato Francese e Finlandese.
  2. la Serie B è il campionato dove “si prova di più a giocare” tra quelli di secondo livello: 12esimo in Europa, stacca di diverse posizioni Ligue 2 francese, Segunda spagnola e 2.Bundesliga, mentre la Championship, nonostante l’internazionalizzazione sempre più marcata rimane un campionato da kick and rush all’inglese. Solo in Scozia si gioca più lungo.

Andare oltre nell’analisi potrebbe risultare eccessivo e fuorviante. Limitiamoci a due considerazioni:

  • non sono di quelli che vedono un calcio schifoso in Serie A, vedo molta Premier e noto una differenza di ritmo più che di qualità generale, guardo la Liga e vedo una differenza in termini di atteggiamento (noi più coperti) che favorisce lo spettacolo a scapito della tattica.
  • dovessi suggerire qualcosa su come avvicinare i campionati che ci stanno davanti direi che le nostre devono provare a giocare più libere mentalmente favorendo i giocatori più tecnici. Oggi in Serie A non ci mancano le qualità ma la tranquillità nel puntare su di esse come chiave pre-tattica per vincere le partite.