BundesItalia
·15 settembre 2020
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Martin Kobylanski (Eintracht Braunschweig) – In realtà il nome del classe 1994 è noto da tempo in Germania. Sia perché ha giocato con le nazionali giovanili tedesche (e anche polacche, paese d’origine), sia perché ha già esordito in Bundesliga col Werder Brema nella stagione 2013/14. Da tre anni consecutivi fa doppia cifra di goal in 3.Liga, l’anno scorso coi Löwen ne ha fatti 18 con 9 assist e li ha trascinati alla promozione. Quest’anno tripletta all’Hertha nel 5-4 nel primo turno di DFB-Pokal per iniziare nel migliore dei modi. Per lui vale doppio: è ex Union, ci ha giocato nel 2014/15. 19 presenze, tre goal. Ma a Berlino ha lasciato amici e famiglia. È casa sua. Sentiva aria di derby.
Denis Kina (TSV Havelse) – Il club di quarta serie ha messo i brividi al Mainz, prima di perdere per 1-5. Ha comunque trovato il modo di far parlare di sé grazie a questo duttile classe 1992, cresciuto nell’Arminia Bielefeld a livello giovanile. Non sono state le sue doti tecniche a renderlo una star sui social, bensì il suo incredibile look. I suoi baffi in particolare. Un uomo all’antica, che gioca nella DFB-Pokal 2020/21, ma che neanche 150 anni fa sarebbe sembrato fuori contesto.
Tom Krauß (Norimberga) – Il suo nome è noto alla Bundesliga, visto che è uno dei talenti più luminosi del Lipsia. All’ultima giornata della scorsa stagione ha esordito, giocando tre minuti. Gli unici della sua carriera col Lipsia. In estate il classe 2001 ha firmato fino al 2025 con il club della città in cui è nato ed è andato in prestito al Norimberga allenato dal suo quasi omonimo Robert Klauß, che di fatto lo ha cresciuto nelle giovanili dei Roten Bullen. Ha fatto il suo esordio assoluto da titolare proprio contro il Lipsia nella DFB-Pokal 2020/21. I suoi primi novanta minuti da professionista. I primi di tanti.
Luca Schnellbacher (Elversberg) – Negli ultimi sette anni si è sempre ritagliato un ruolo in 3.Liga, girando tra Wiesbaden, Ahlen e Preußen Münster. 220 partite, 36 goal. Quest’anno, a 26 anni, ha accettato l’ambiziosa sfida dell’Elversberg, da inizio decennio club di vertice della Regionalliga Südwest, promosso e subito retrocesso nel 2013. Si è presentato con una doppietta al St. Pauli nel 4-2 con cui il piccolo club del Saarland ha battuto una squadra di due categorie superiori. Il ragazzo sa farsi amare.
Sven Wurm (Meinerzhagen) – Cresciuto nel settore giovanile del Leverkusen, ha vissuto una carriera da amatore. Non è mai diventato un professionista come sognava. Al massimo ha raggiunto la quinta serie. Eppure ha scritto la storia, segnando il primo goal in Coppa di Germania nella storia del club. Lo ha fatto con la fascia di capitano al braccio. Il goal del classe 1994 ha fatto scattare il panico in casa Greuther Fürth, andato sotto 1-0 al 50′. Ha pareggiato 21 minuti dopo, poi la partita si è trascinata ai supplementari dove il Kleeblatt ne ha fatti altri cinque. Agrodolce. Ma quel momento, quel goal, quel colpo di testa, rimarrà per sempre.
Yannick Keitel (Friburgo) – Il classe 2000 è stato lanciato da Streich già sul finale della scorsa stagione: ha giocato contro Dortmund e Bayern, oltre che all’ultima contro lo Schalke. Mediano davanti alla difesa, occasionalmente anche centrale, è già nel giro dell’Under 21 tedesca. Contro il Waldhof Mannheim per 45 minuti ha tenuto in mano il centrocampo del Friburgo, dimostrando enorme personalità.
Toni Leistner (Amburgo) – Non si tratta proprio di una scoperta per chi conosce il calcio tedesco, visto che per anni ha giocato in Zweite e l’anno scorso, da gennaio, anche in Bundesliga col Colonia. Ha però fatto parlare non per questioni di campo, bensì per aver aggredito un tifoso in tribuna dopo la sfida contro la Dynamo Dresda. Scene surreali.
Jonas Horsch (Oberneuland) – È il portiere della squadra che ha perso 0-8 contro il Borussia Mönchengladbach, il piccolo Oberneuland appena promosso in Regionalliga – nel quale tra l’altro gioca un Ibrahimovic, sfortunatamente non Zlatan ma Haris. Non si tratta di una scoperta, ma di una menzione d’onore. Anche se è stato nominato più di tutti dai telecronisti. Inevitabile. ha subito 8 gol, ha ricevuto 40 tiri parando tutto il parabile, contro una squadra che ha avuto l’81% di possesso palla, 14 corner, che ha tirato 14 volte in porta e 30 da dentro l’area. Il nostro eroe del primo turno di DFB-Pokal 2020/21.