Højlund Inter, l’anno nero dell’attaccante ex Atalanta: da promessa a problema, la crisi del danese allo United | OneFootball

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·9 giugno 2025

Højlund Inter, l’anno nero dell’attaccante ex Atalanta: da promessa a problema, la crisi del danese allo United

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Højlund Inter è l’ultimo rumors, vediamo spiegato l’anno nero dell’ex Atalanta, così è passato da promessa a problema, ora coi nerazzurri invece…

Il calcio sa essere brutale e la parabola di Rasmus Højlund nella stagione 2024-25 ne è la prova lampante. Se il suo anno d’esordio aveva lasciato intravedere le stimmate del potenziale campione, la sua seconda stagione con la maglia del Manchester United si è trasformata in un incubo. L’attaccante danese ha vissuto un’involuzione tecnica e psicologica tanto profonda quanto inaspettata, chiudendo un’annata disastrosa che ora mette seriamente in discussione il suo futuro a Old Trafford. I numeri sono impietosi e raccontano di una crisi profonda.

Statistiche e momenti chiave di un crolloIl dato che più di ogni altro fotografa il suo fallimento sono le sole 4 reti segnate in Premier League in quasi trenta presenze. Un bottino drammaticamente insufficiente per il centravanti titolare di un club come lo United. Il totale stagionale non migliora di molto il quadro, fermandosi a 10 gol in tutte le competizioni, grazie a qualche rete sparsa in Europa LeagueA segnare la sua stagione sono state le lunghe pause. Ha sofferto un digiuno dal gol in campionato durato quasi quattro mesi, tra ottobre e febbraio, durante il quale è apparso l’ombra di se stesso: frustrato, impreciso e incapace di incidere. La fiducia, conquistata con fatica l’anno prima, si è sgretolata partita dopo partita, portando il tecnico a relegarlo sempre più spesso in panchina, specialmente dopo il mercato di gennaio che ha visto l’arrivo di un nuovo concorrente in attacco.Analisi di una crisi: i motivi del flopLe cause di questa debacle sono molteplici. In primis, un problema tattico: il nuovo sistema di gioco dello United, più orientato a un possesso palla ragionato, ha limitato le sue migliori qualità. Højlund è un giocatore che vive di attacchi in campo aperto e scatti in profondità; costretto a giocare più spesso spalle alla porta e con meno spazio da aggredire, ha mostrato tutti i suoi limiti tecnici nel gioco associativo.A questo si è aggiunta una palese crisi di fiducia. I primi errori sotto porta hanno innescato un circolo vizioso che lo ha portato a sbagliare anche le conclusioni più semplici. La pressione di un prezzo d’acquisto da quasi 80 milioni, che sembrava gestita, è tornata a farsi sentire come un macigno. Infine, la competizione interna lo ha sfavorito.Voci dall’Inghilterra e la nuova, concreta, ipotesi InterIl tono dei media inglesi si è fatto feroce. Si è parlato di lui come di un «costly flop» (un fallimento costoso), mettendo in dubbio che possieda la caratura tecnica per guidare l’attacco di un top club. La narrazione è passata dalla pazienza alla richiesta di una cessione per limitare i danni economici. In questo scenario, l’ipotesi Inter si è trasformata da sogno irrealizzabile a opportunità concreta. Il crollo del suo rendimento e del suo valore di mercato lo rendono un profilo accessibile a condizioni vantaggiose. Il Manchester United potrebbe infatti aprire alla formula del prestito con diritto (o obbligo) di riscatto per liberarsi di un ingaggio pesante e dare al giocatore la chance di ritrovarsi altrove. Per l’Inter sarebbe una scommessa affascinante: tentare di rigenerare un talento purissimo a un costo relativamente basso. L’operazione “rilancio” è una specialità di Marotta e Ausilio e, questa volta, le condizioni per un affondo sembrano esserci davvero. Il futuro di Højlund, oggi, appare decisamente più vicino a Milano che a Manchester.

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