Calcionews24
·15 luglio 2025
Henderson, le prime parole al Brentford: «Torno in Premier con il fuoco dentro. E contro il Liverpool non ci saranno amici…»

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·15 luglio 2025
Un capitano, un leader, un campione d’Europa e d’Inghilterra che torna a casa, in Premier League, per una nuova, stimolante sfida. Dopo le controverse e brevi parentesi in Arabia Saudita con l’Al-Ettifaq e in Olanda con l’Ajax, Jordan Henderson riparte dal Brentford. Una scelta che sa di stabilità, di un progetto serio e di un ambiente familiare, le caratteristiche che l’ex capitano del Liverpool cercava per questa fase della sua carriera. A 35 anni, Henderson porta in dote un bagaglio di esperienza, mentalità e leadership che pochi possono vantare. Nella sua prima intervista ufficiale con il suo nuovo club, il centrocampista inglese ha spiegato le ragioni della sua scelta e le sue ambizioni per il futuro, con la voglia di dimostrare di poter essere ancora un fattore decisivo nel campionato più difficile del mondo.
LE PRIME SENSAZIONI DA GIOCATORE DEL BRENTFORD – «Molto buone, grazie. Sono felice di essere qui. Sono molto emozionato di iniziare e non vedo l’ora di giocare per il Brentford».PERCHÉ HA SCELTO IL BRENTFORD – «Ho sempre avuto un’enorme ammirazione per questo club e per ciò che ha raggiunto negli ultimi anni, per come è cresciuto. Mi è sempre stato detto quanto sia ben organizzato e che le persone al suo interno lo rendono simile a una famiglia, il che penso sia molto importante. Quando ho parlato con Phil, Lee e Keith, ho avuto un’ottima sensazione su tutto. Appena abbiamo avuto quella conversazione, è stato chiaro per me che volevo venire qui e provare ad aiutare la squadra».LA VOGLIA DI TORNARE IN PREMIER LEAGUE – «Sì, dopo un paio d’anni fuori, avevo ancora quel fuoco dentro per tornare a giocare in Premier League. Sappiamo tutti che è il miglior campionato del mondo, con i migliori giocatori. È una grande sfida, ma una che ero ansioso di affrontare. Quando mi è stata data l’opportunità dal Brentford, è diventata una decisione facile alla fine».IL RAPPORTO CON IL MISTER KEITH – «Quando ho parlato con Keith alcune volte, è stato molto bravo, molto onesto con me. È anche lui molto emozionato di iniziare. È stato un’altra grande ragione per cui ho voluto venire e provare ad aiutare la squadra e il club a continuare ad andare avanti».LA SFIDA CONTRO LIVERPOOL E SUNDERLAND – «Entrambi i club significano molto per me. Ovviamente sono cresciuto al Sunderland e poi il Liverpool è una parte enorme della mia vita, sono stato lì per 12 anni e ho amato ogni minuto. Ma quando giocheremo contro di loro, non ci saranno amici. Lo sappiamo tutti nel calcio e faremo di tutto per provare a vincere».GLI OBIETTIVI CON IL BRENTFORD – «Voglio solo venire e dare tutto, come ho sempre fatto in ogni club in cui sono stato, e provare a far sì che il club continui a muoversi nella giusta direzione. Hanno avuto cinque o sei anni incredibili e voglio solo continuare ad aiutare il club ad andare avanti, a continuare a crescere, a migliorare. E ovviamente a vincere più partite possibili».
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