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Mario De Zanet·5 agosto 2020
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Mario De Zanet·5 agosto 2020
L’Inter passa.
Non senza patemi, non senza sofferenze. Ma gioca, nel complesso, una sfida matura, solida, unita dalle prestazioni di Handanovic e Lukaku, protagonisti principali della vittoria di Gelsenkirchen.
L’Inter costruisce una vittoria meritando, ma il capitano nerazzurro riveste un ruolo fondamentale: una partenza impeccabile con la parata su Maksimovic e la sicurezza trasmessa alla sua squadra in una prima fase di gara non esaltante.
Quei primi minuti, in cui il Getafe sorprende, hanno il volto ed il dinamismo di Cucurella, le cui scorribande frastornano la retroguardia nerazzurra. La sua prestazione ha incantato, non soltanto per quei primi esaltanti minuti, ma anche per la pulizia di calcio nei minuti successivi, quando il pallino del gioco è passato all’Inter.
Tocca un pallone, e sblocca la sfida. Ecco perché Romelu Lukaku è un giocatore a cui non si può rinunciare. I suoi muscoli, la sua fisicità tolgono le castagne dal fuoco e regalano un vantaggio cruciale ai nerazzurri.
È stato scelto per Skriniar, ma l’uruguagio non ha propriamente convinto. Nelle prime battute, ha sofferto, mentre nel finale, seppur sfortunato, ha causato il rigore che avrebbe potuto riaprire la sfida.
Aveva incantato a Bergamo, stasera non ha espresso il suo calcio, collaborando ben poco. Presumibilmente, il peggior in campo tra i nerazzurri: forse è tempo di tirare il fiato.