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·16 novembre 2020

Haaland è al centro di un intrigo internazionale tra Norvegia e Dortmund

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Erling Haaland rischia di diventare protagonista di un caso diplomatico tra la Norvegia e il Borussia Dortmund. E non è l’unico. Al centro delle questioni ci sono anche altri calciatori norvegesi, convocati dalla nazionale per gli impegni di novembre e che ora rischiano di non poter tornare in Germania e ai loro club in giro per l’Europa. Tra coloro che giocano in Bundesliga, ci sono Alexander Sørloth del Lipsia e Rune Jarstein dell’Hertha Berlino. I quali, possiamo tranquillamente dirlo, per i propri club hanno un peso specifico decisamente minore rispetto a quello ha Haaland per il Dortmund. Tanto che la questione è concentrata soprattutto su di lui.

Facciamo un passo indietro. La nazionale della Norvegia, Haaland compreso, è in quarantena da qualche giorno dopo che è stata riscontrata la positività al Covid-19 di Omar Elabdellaoui, terzino del Galatasaray, che nei giorni precedenti si era allenato con il resto della Nazionale. La selezione peraltro avrebbe dovuto affrontare Israele in amichevole mercoledì 11, partita poi cancellata a causa della positività di Dabbur. La Norvegia non è scesa in campo nemmeno sabato 14 contro la Romania: partita annullata proprio er la positività di Elabdellaoui. Tutta la squadra è andata in quarantena obbligatoria. Tanto che per giocare contro l’Austria è stata convocata una nuova nazionale, con tanto di nuovo allenatore ad interim.


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Il Borussia Dortmund, dal canto suo, vorrebbe comunque riavere Haaland per il weekend: sabato sera alle 20.30 i gialloneri affrontano la delicata trasferta dell’Olympiastadion contro l’Hertha Berlino. E l’assenza del numero 9 si farebbe sentire. Problema: Haaland, come detto, è in quarantena in Norvegia con il resto della selezione e per la legge nazionale non potrebbe uscire dall’isolamento obbligatorio. Le leggi norvegesi molto stringenti quando si tratta di Covid-19. Nel resto d’Europa, se c’è un positivo e gli altri son negativi, si isola il positivo e gli altri giocano. In Norvegia invece non funziona così. Le normative sono più rigide.

La situazione al momento non è molto chiara, per nessuno. Diverse fonti affermano che se Haaland dovesse lasciare la Norvegia per tornare in Germania e giocare la partita tra Hertha Berlino e Borussia Dortmund, violerebbe le normative vigenti nel suo paese sulla quarantena e rischierebbe anche una multa, che ‘Ruhr Nachrichten’ ha quantificato in 2000 euro. Qualcun altro ha parlato anche di carcere.

Secondo queste fonti, le leggi vigenti in Norvegia potrebbero essere applicate anche in Germania, quindi anche i club ne sarebbero responsabili. Il Borussia Dortmund ha espresso la propria posizione al ‘kicker‘, facendo capire d’essere piuttosto tranquillo. Secondo il club, se Haaland in Norvegia dovesse sostenere un altro test negativo – e sarebbe il terzo: dopo la positività di Elabdellaoui ne ha già sostenuti due, sempre esito negativo – potrebbe regolarmente tornare al lavoro in Germania, come previsto dalle leggi tedesche, senza bisogno di trascorrere altri periodi di isolamento. Ovviamente questo facendo anche chiarezza e concordando tutto anche con la politica, sia norvegese che tedesca. Onde evitare incidenti diplomatici di cui nessuno sente il bisogno.

Aggiornamento del 19 novembre: Haaland si è regolarmente allenato in gruppo e sarà a completa disposizione di Favre per il match contro l’Hertha.

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