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·28 febbraio 2022
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GUERRA UCRAINA – In queste ore in Bielorussia si stanno svolgendo i colloqui di mediazione tra Russa e Ucraina per porre fine alla guerra che sta assediando Kiev e che ha lasciato sbigottito il mondo. Al tavolo, a sorpresa, è seduto anche Roman Abramovic, imprenditore vicino a Putin che ha da poco dato le dimissioni come presidente del Chelsea.
Dopo la finale della Carabao Cup, persa ai rigori contro il Liverpool, l’ambiente blues è stato al centro di numerose attenzione che riguardano situazioni extracampo. Infatti, la guerra in Ucraina ha messo in discussione tutte le attività di tanti oligarca russi vicini a Vladimir Puntin, tra i quali Roman Abramovic. L’imprenditore, proprietario del Chelsea dal 2003, ha così deciso di emanare un comunicato in cui ha espresso la propria volontà di affidare la gestione della società ai vertici della fondazione benefica del club inglese. “Lo faccio per il bene dei Blues – si legge nel comunicato – Da quando sono alla guida del club ho sempre difenso i suoi interessi”. La decisione è stata presa inevitabilmente in relazione a quanto sta accadendo a Kiev.
In queste ore si sta svolgendo un importante incontro tra i vertici russi e ucraini per tentare di trovare una risoluzione per la pace. Al tavolo aperto in Bielorussia per i negoziati è stato invitato anche Roman Abramovic, oligarca molto vicino al leader russo. Secondo quanto riportato da The Jerusalem Post, l’ex patron dei blues è stato invitato dalla stessa Ucraina in qualità di mediatore per incentivare il dialogo e porre fine alla guerra. Fonti vicine all’imprenditore confermerebbero i contatti tra le parti. È stato chiesto aiuto per trovare una soluzione pacifica – si legge sul quotidiano israeliano – e Abramovic è la persona che si è mobilitata in tal senso.
Serena Grande
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