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Emanuele Garbato·27 dicembre 2024
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Emanuele Garbato·27 dicembre 2024
La crisi del Manchester City è un evento senza precedenti nella storia recente del club inglese e un evento unico nella carriera di Pep Guardiola.
L'allenatore è fresco di rinnovo del contratto e, a oggi, non sembra in discussione ma viene da chiedersi quale altro manager al mondo avrebbe potuto resistere a seguito di una fase così negativa. La squadra appare alla deriva, come dimostra il 4vs2 concesso all'Everton a tempo scaduto.
I Toffees hanno graziato sprecando tutto, ma la sostanza non cambia affatto. Nelle ultime 13 partite disputate dalla squadra inglese è giunta una sola, illusoria, vittoria per 3-0 contro il Nottingham Forest a fronte di 3 pareggi e addirittura 9 sconfitte.
I Citizens sono settimi, con 14 punti di distacco dal Liverpool capolista e anche una gara in più. Non basterebbe probabilmente neanche un'impresa per competere per la Premier League, come ammesso ieri davanti ai microfoni dal difensore Manuel Akanji. Il numero di gol subiti, per giunta, è inquietante: 28 durante questa striscia tremenda, più di 2 a gara, con un solo clean sheet all'attivo.
L'emergenza infortuni spiega tante cose, ma non tutto. Di certo il City si è scoperto molto più Rodri-dipendente di quanto immaginasse, confermando ed esasperando i numeri che si registravano prima della sua rottura del crociato.
È anche vero che altri uomini chiave come Kevin De Bruyne e Phil Foden sono tornati ma al momento il loro apporto non è risolutivo. La piaga vera sono le indisponibilità in difesa, che hanno spesso costretto la squadra a giocare con terzini adattati con esiti tremendi. Vedasi Matheus Nunes nel derby di Manchester.
Chi c'è sempre stato, anche se si nota sempre meno, è Erling Haaland. Nell'arco di partite terribili il norvegese ha abbassato drasticamente tutte le sue medie. Appena 4 reti tra tutte le competizioni, soltanto 2 in Premier League. Al terzo anno in Premier, l'attaccante che ieri ha sbagliato un calcio di rigore inizia a far storcere il naso. Non appare più la soluzione a tutti i possibili problemi offensivi che rappresentava all'inizio della sua esperienza.
📸 Molly Darlington - 2024 Getty Images