❌ Gol storici, squalifiche e cicloni: le nazionali già fuori dal Mondiale 2026 | OneFootball

Per alcune nazionali il viaggio verso il Mondiale 2026 è già terminato. Se escludiamo l’Eritrea, che si è ritirata prima ancora di cominciare il proprio girone di qualificazione, ci sono altre 10 nazionali asiatiche che hanno già detto addio al sogno di volare in USA, Messico e Canada.

Andiamo a vedere le storie più interessanti, raccolte da The Athletic.

SRI LANKA

La nazionale dello Sri Lanka ha avuto a disposizione soli dieci giorni per preparare il turno preliminare contro lo Yemen. La Fifa ha infatti tolto la sospensione dovuta a ingerenze politiche alla Federcalcio locale il 29 settembre, giorno in cui sono svolte le ultime elezioni presidenziali.

L’allenatore scozzese Andy Morrison, ex centrocampista del Manchester City di fine anni ’90, ha dovuto fare affidamento su molti calciatori dilettanti che non giocavano una partita agonistica da più di un anno. Va da sé che la doppia sfida contro lo Yemen ha rappresentato una rinascita per lo Sri Lanka a prescindere dall’eliminazione, maturata dopo un risultato aggregato di 4-1.

GUAM

In passato la nazionale del Guam, un’isola del Pacifico occidentale appartenente agli USA, ha avuto diversi problemi finanziari e la sua partecipazione al primo turno delle qualificazioni asiatiche alla Coppa del Mondo 2026 era in dubbio. Quando tutto era pronto per sfidare Singapore in casa ci ha pensato il ciclone Mawar a complicare le cose.

La scia di distruzione del ciclone non ha risparmiato i riflettori dello stadio nazionale e costretto la nazionale a giocare sotto il caldo cocente del pomeriggio. La doppia sfida è stata vinta da Singapore con un risultato aggregato di 3-1, ma ciò non ha tolto al capitano Jason Cunliffe la gioia di partecipare a queste gare. “Che si tratti di due o dieci partite, il nostro Paese è lì e il mio nome è lì. Quando invecchi, inizi a pensare di più a queste cose. Ti rendono sicuramente orgoglioso”.

MACAO

La nazionale di Macao, un piccolo insieme di e isole e penisole considerata una regione amministrativa speciale della Cina, è un’altra di quelle squadre felici di essere presenti ai nastri di partenza delle qualificazioni a prescindere dall’andamento delle stesse.

Felice lo è stato sicuramente Niki Torrao, l’autore dell’unico gol di Macao nella doppia sfida contro la Birmania. “Era il gol del pareggio. Ci ha dato credere. Mi ha dato speranza. Purtroppo dopo le cose non sono andate bene, ma il calcio è questione di momenti. Quello è stato uno dei momenti più importanti della mia carriera. È come se qualcuno del livello di Harry Kane o Cristiano Ronaldo segnasse nella fase finale dei Mondiali”, ha dichiarato.

Il resto del gruppo di nazionali che sono state già eliminate è composto da Mongolia, Bhutan, Laos, Maldive, Brunei, Timor Est e Cambogia.

Ora queste squadre dovranno attendere fino al prossimo anno e alle qualificazioni alla Coppa d’Asia prima di poter disputare altre gare agonistiche ufficiali. Ed è proprio la mancanza di partite, vale a dire di continuità, a impedire loro un reale progresso.