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·17 novembre 2023

Gli Agnelli a Cipro: piramide di società offshore per gli investimenti a Mosca

Immagine dell'articolo:Gli Agnelli a Cipro: piramide di società offshore per gli investimenti a Mosca

Un grande polo commerciale in un sobborgo residenziale molto esclusivo, alle porte di Mosca. Un prestigioso palazzo d’epoca, trasformato in una moderna sede per uffici, nel centro storico della capitale russa. Appartengono a compagnie anonime di Cipro, finanziate da società offshore collocate nei paradisi fiscali, da Panama alle British Virgin Islands.

L’inchiesta giornalistica Cyprus Confidential – di cui il settimanale L’Espresso dà conto nella sua nuova edizione – rivela a chi fanno capo gli investimenti per decine di milioni di euro nel cuore della Russia di Putin: la signora Margherita Agnelli e suo figlio Peter de Pahlen. L’Italia è collegata a queste operazioni immobiliari dall’origine dei soldi utilizzati per comprare quelle proprietà a Mosca: i fondi provengono dall’eredità del padre di Margherita, Gianni Agnelli, storico patron del gruppo Fiat e della Juventus, deceduto nel 2003.


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Gli affari in Russia di sua figlia Margherita sono continuati, stando alle carte di Cipro, anche dopo l’inizio della guerra in Ucraina. Tra febbraio e aprile 2022, i fiduciari esteri della famiglia Agnelli de Pahlen trattavano un prestito da due miliardi di rubli (circa 20 milioni di euro al cambio attuale) con Sberbank, la prima banca russa, che è di proprietà statale.

Interpellata da L’Espresso, Margherita Agnelli ha chiarito che si tratta di «legittime attività di investimento», del tutto regolari «anche sotto un profilo fiscale». Cyprus Confidential è il nome di un’inchiesta che ha consentito a oltre 250 giornalisti di esaminare 3,6 milioni di documenti riservati, provenienti da sei studi di Cipro che gestiscono società anonime per ricchi clienti di tutto il mondo, tra cui spiccano decine di oligarchi russi.

In queste carte spicca il nome di Margherita Agnelli, che vive da anni in Svizzera. Il suo investimento in Russia è intestato a una piramide di società offshore. Sul gradino più alto c’è una compagnia anonima costituita a Panama, la Seashell Holding Corporation. Questa capogruppo controlla, a cascata, una cordata di offshore intermedie, collocate in diversi paradisi fiscali dove è lecito non pagare le tasse, né sui redditi né sui patrimoni. Al piano terra c’è la società chiave, Sandonia Limited, che ha la sede legale a Cipro e la filiale operativa in Russia.

Questa compagnia russo-cipriota ha ottenuto i permessi per costruire centro per lo shopping e altre diverse attività (dai bar ai ristoranti) su circa otto ettari di terreni nella periferia di Mosca. La catena di controllo di queste proprietà russe è cambiata poco prima dello scoppio della guerra in Ucraina. Fino al 2021 la capogruppo aveva sede a Panama e faceva capo a due azionisti: “Margaret” Agnelli con oltre l’82% circa e il figlio Peter de Pahlen con quasi il 18%.

Nel 2022 la capogruppo viene trasferita da Panama a Cipro, dove è ribattezzata Seashell Holding Ltd. Da quel momento l’unico azionista diventa Margherita Agnelli. La delibera che decide queste modifiche viene registrata il 14 febbraio 2022, mentre nello stesso periodo, nella società operativa entrano tre partner stranieri, che partecipano all’affare di Mosca con una quota di minoranza.

Agnelli investimenti Russia – L’operazione di Margherita per il figlio

Le carte di Cipro non chiariscono se il progetto edilizio sia stato ultimato o meno. Sicuramente l’affare immobiliare è proseguito anche dopo la guerra, nonostante le sanzioni contro la Russia. Sempre con i fondi ereditati dal padre, Margherita Agnelli ha finanziato anche un cospicuo investimento nel centro di Mosca che fa capo a suo figlio Peter de Pahlen.

Nel 2021 viene costituita una società di Cipro, Abidore Ltd, chiamata ad «acqu[1]stare proprietà immobiliari in Russia, da conservare per accrescere il capitale investito», si legge nei documenti. Questa finanziaria ha acquisito il 90% di un’altra compagnia di Cipro, che ne controlla una terza: quest’ultima possiede il capitale di una società russa, chiamata Gogolevsky 11, «proprietaria di un palazzo adibito a business center» nel centro di Mosca. Le carte di Cipro identificano anche un altro investitore: nell’affare di Mosca, con il restante 10%, è entrato anche un grande gruppo immobiliare statunitense.

I documenti aggiungono che, per il palazzo di Mosca, la famiglia ha stanziato «43 milioni di dollari»: 13 a carico di Peter, come capitale azionario della Abidore, gli altri 30 «con un prestito da una banca estera», non precisata. A questi si aggiunge «il contributo del 10% dell’altro partner». Nella «dichiarazione sull’origine delle ricchezze», però, Peter precisa che i fondi da lui versati alla società di Cipro, «per un totale di 15 milioni di dollari», sono il frutto di «una donazione in linea diretta da sua madre Margherita Agnelli de Pahlen», che a sua volta aveva ottenuto quei soldi nel 2003 come parte dell’eredità di Gianni Agnelli.

Interpellati da L’Espresso, Margherita Agnelli, Serge de Pahlen e il loro figlio Peter hanno risposto che «».

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