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·13 luglio 2025

Girone A dell’Europeo, 5 verità sulle squadre “più nordiche”

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  • Sorpresa Svizzera, orologio quasi perfetto Sembrava scontato il passaggio della Norvegia e della Finlandia, invece la Nazionale padrona di casa ha tirato fuori le unghie e ha giocato partite di ottima fattura. Pia Sundhage ha fatto un ottimo lavoro con una squadra ricca di elementi giovani e ancora un po’ inesperta, ma con il desiderio di vincere sapendo di non aver niente da perdere. Proprio il “non avere niente da perdere” ha dato la carica alle ragazze. Precise come un orologio, dove gli ingranaggi hanno girato in armonia, peccato per alcune circostanze sfavorevoli che li hanno bloccati, come l’autogol alla prima contro la Norvegia. Peccato poi l’errore fatale di Calligaris sul rigore concesso alla Finlandia, una beffa risolta da Xhemaili. Per la prima volta la Svizzera ha ipotecato la fase a eliminazione diretta di una competizione. Comunque vada, le ragazze di Sundhage hanno fatto l’impresa.
  • Norvegia tutt’altro che strabiliante La Norvegia partiva da favorita assoluta sulla carta e si ipotizzava un suo passaggio ai quarti senza alcun tipo di difficoltà. Il campo, invece, ha raccontato una storia diversa. Prima contro la Svizzera e poi contro la Finlandia le sono stati infatti d’aiuto alcuni episodi favorevoli – l’autogol di Stierli nel match contro la Svizzera, per esempio Indiscusse le qualità della formazione scandinava, come la veterana Hegerberg e l’intelligenza tattica di Graham Hansen, ma è mancato il pizzico di forza e di letalità che ci si sarebbe aspettati dalle individualità che costituiscono la rosa. Ingenua nell’ultima giornata contro l’Islanda già eliminata, rimediando un rosso che si sarebbe potuto evitare. Punteggio pieno nel Girone A, come preventivato, ma non senza fatica. Il match a eliminazione diretta sarà la vera cartina tornasole per capire se sia una squadra all’altezza del percorso.
  • Katariina Kosola da paura, Finlandia eliminata a testa alta La Finlandia ha di nuovo messo in campo tutta la propria qualità e ha perso di misura contro la Norvegia, un match combattutissimo che non è mai stato del tutto nelle tasche delle norvegesi. Difficile il primo match contro l’Islanda: esordio assoluto della competizione, tutti gli occhi puntati addosso, qualche indecisione, poi è uscita la squadra biancoblù che ha dato filo da torcere alle Azzurre in Nations League. Katariina Kosola vera sorpresa, Emma Koivisto certezza indiscutibile e sempre tra le migliori. Avrebbero meritato la qualificazione? Sì, forse anche più della Norvegia, ma il calcio è crudele, e basta un episodio per segnare il destino di una squadra, soprattutto se si tratta di partite secche come quelle della fase a gironi dell’Europeo.
  • Islanda, prime due partite fredde, poi si è rotto il ghiaccio Prima eliminata dell’Europeo – in termini temporali – , l’Islanda ha avuto molti palloni decisivi tra i piedi, ma non è riuscita a tirare fuori il proprio gioco e a salire in cattedra fino all’ultima giornata, quando ha finalmente trovato il gol. Equilibrata la prima contro la Finlandia, eccezion fatta per il cartellino rosso, senza storia per buona parte dei novanta minuti la seconda uscita contro la Svizzera. Match contro la Norvegia frutto di cuore e grinta, però il ghiaccio è stato rotto troppo tardi. C’è, quindi, qualche rimpianto.
  • Girone divertente, pubblico scatenato La favola che “il pubblico è importante” ha un fondo di verità, parola della Svizzera. La tifoseria di casa, calorosa, sempre a cantare a squarciagola e a sostenere le proprie ragazze è stata si certo una delle motivazioni per cui le svizzere hanno brillato in tutte e tre le gare. Oltre 27mila tifose e tifosi presenti all’ultima di Ginevra contro la Finlandia, quella decisiva, condita da una gara al cardiopalma che ha scritto la storia del calcio femminile svizzero. Nel complesso, un girone divertente che ha saputo intrattenere e regalare emozioni.
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