Calcionews24
·17 giugno 2024
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Giovanni Stroppa ha portato la Cremonese fino alle soglie della Serie A, sfumata nella finale playoff con il Venezia. A La Gazzetta dello Sport ha raccontato come intende ripartire nella nuova stagione.
CODA AL GENOA – «I totem alla Cremonese ci devono essere, l’importante è trovare quelli giusti. E non è detto che Coda non torni…»
IL CAMMINO IN CAMPIONATO – «Pensa che sia stato facile? Io sono subentrato e abbiamo dovuto fare la scalata! Chi retrocede rischia di retrocedere ancora, altroché vincere… Tutto dipende dagli stimoli nelle rose».
I CONTI A POSTO – «Non mi compete, ma in B abbiamo visto molte squadre fare benissimo spendendo poco. E se hai giocatori di livello come il Catanzaro, allenati benissimo, puoi sorprendere tutti».
CHI STA NASCENDO BENE – «Posso dire il Palermo, ma è presto per i giudizi. L’importante è smaltire bene il passato».
SQUADRE PIU’ FLUIDE – «Tutti ci provano. Spero che Spalletti sia d’esempio. L’Italia con l’Albania è stata spettacolare, in poco tempo ha già una forte identità. Tenere palla, riconquistarla, ripartire, fare quei movimenti: bravi davvero».
LA CREMONESE COME LA NAZIONALE – «Sì, anche noi eravamo dominanti nella metà campo avversaria. Credo che lo faranno in tanti anche in B. Il calcio va in questa direzione, ma bisogna avere la forza per difendere fino in fondo queste idee».