Calcionews24
·8 aprile 2025
Giovanni Galli: «La Fiorentina non vinse lo scudetto per un motivo. Il Milan di Berlusconi è nato davvero a Belgrado, ma il successo più bello non è la Coppa dei Campioni»

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·8 aprile 2025
Giovanni Galli ha avuto una carriera ricca e oggi ha un impegno politico che lo assorbe. A La Gazzetta dello Sport ha parlato di entrambi, ecco alcuni estratti della sua intervista.
LA SUA FIORENTINA VICINA ALLO SCUDETTO – «Sì, l’81-82: ci trovammo in lotta per caso, l’infortunio di Antognoni ci compattò, eravamo granitici. All’ultima giornata pareggiammo a Cagliari e si videro i nostri limiti. Ci annullarono un gol buono e alla Juve non dettero un rigore contro. Per noi era rivalità sportiva. I veleni e i riferimenti al potere sono venuti dopo, da lì. Ma la miglior stagione viola fu l’ultima, con Agroppi allenatore. Un burbero dal cuore d’oro».IL MILAN DI BERLUSCONI – «Il ricordo più bello è lo scudetto perché fu il primo di quella gestione. E anche la più grande “delusione”: non c’erano coppe o medaglie, finita la festa in campo e nello spogliatoio si tornava a casa. Alzando la Coppa Campioni sapevi di sollevare un’icona, di entrare nella storia».DOVE TUTTO É INIZIATO – «La notte di Belgrado, il grande Milan nasce lì. Gli ottavi di finale con la Stella Rossa: perdiamo mezza squadra ma passiamo ai rigori. Senza quella vittoria non saremmo arrivati alla finale contro la Steaua. Non ci sarebbe stato quel successo e nemmeno quello dell’anno dopo, quando ci presentiamo da campioni in carica. Lo scudetto era andato all’Inter del Trap, il campionato aveva assegnato a loro il diritto a partecipare». (Per la cronaca: Galli, nella notte di Belgrado, para due rigori, uno a Savicevic).LA POLITICA – «Un interesse che nasce nel 2001, insieme alla Fondazione Galli, dedicata al mio Niccolò. Inizio a vivere realtà quotidiane difficili, mi avvicino al terzo settore. Mi chiamarono pochi anni dopo per candidarmi consigliere comunale, poi addirittura sindaco di Firenze per il Pdl. Arrivai a sfidare Renzi testa a testa. Più di tutto mi ha reso orgoglioso il riconoscimento alla persona. Venivo da un’altra realtà ma la mia storia, come mi ero comportato da giocatore e dopo, erano state considerate. Oggi come consigliere regionale devo avere una visione ampia del territorio. Mi occupo di Rsa, disabilità, infrastrutture. Sono l’unico della Lega all’interno della commissione sanità, è l’urgenza che sento più addosso. Un diritto di tutti i cittadini, deve funzionare».I PROGETTI IN NOME DEL FIGLIO – «Due cose bellissime entro maggio: la consegna di una nuova ambulanza per la Misericordia di Firenze Campo di Marte e un campo da calcetto in sintetico, perfetto, all’interno dei giardini dietro lo stadio dedicati a Niccolò. Chi non si può permettere la scuola calcio lì potrà divertirsi comunque. Un giardino inclusivo, la cui caratteristica principale resta quella di essere accessibile ai disabili»