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Calcio e Finanza

·23 ottobre 2020

Ghirelli a Dal Pino: la Serie A imiti la Premier League

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Francesco Ghirelli, presidente della Lega Pro, ha inviato una lettera a Paolo Dal Pino – presidente della Serie A – con l’obiettivo di unire le forze e fare sistema. «Questi tempi sono difficili, caratterizzati da una profonda incertezza e da un senso di fragilità e inquietudine», esordisce Ghirelli.

«Con la pandemia il nostro calcio ha assunto un volto che nessuno riconosce più con stadi vuoti e tifosi che non possono esultare. La pandemia è democratica, siamo tutti nella stessa situazione, in Italia e nel mondo», scrive ancora Ghirelli, nella lettera pubblicata dal Corriere della Sera.


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«E tutto ciò – aggiunge – ci spinge a guardare come gli altri affrontano l’emergenza. Mi colpisce il gesto della Premier League: 20 club che stanziano 50 milioni di sterline per finanziare le categorie minori. Per permettere loro di sopravvivere. In una frase: un gesto di solidarietà».

Ghirelli prosegue: «Non intendo rivendicare nulla nei tuoi confronti. Tuttavia, nella fase di attraversamento della mareggiata, c’è chi ha un equipaggiamento più organizzato, solido e robusto e chi invece meno. Semplicemente, c’è chi ha bisogno».

E la Lega Pro adesso ha bisogno. «Credo che per traghettare il calcio italiano verso un lido sicuro serva essere solidali tra noi. Fare sistema. Non è una questione meramente economica, si tratta piuttosto di condividere la stessa idea di calcio. I tempi sono maturi per fare riforme organiche e discutere della legge Melandri che non è più attuale. Un gesto come quello della Premier permetterebbe al calcio di riaffermare la propria leadership».

«Questo gesto – conclude Ghirelli – aprirebbe la strada verso qualcosa di ancora più grande: la riforma del calcio italiano in cui confrontarci sulla missione dei campionati, sulla sostenibilità economica, sulle regole. Al di là del momento elettorale, che pure è importante e che culminerà nel disegnare la prossima geografia dei ruoli e delle responsabilità, non possiamo permetterci di aspettare oltre».

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