DirettaFanta
·5 marzo 2025
Genoa, Vieira: “Contro l’Empoli è mancata intensità, su Bani…”

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·5 marzo 2025
In vista del match contro il Cagliari, l’allenatore del Genoa Vieira ha parlato in conferenza stampa. Ecco cosa ha detto.
Il Genoa è atteso dopodomani all’Unipol Domus per la sfida contro il Cagliari. I rossoblù, nonostante gli ottimi risultati ottenuti con l’arrivo di Vieira in panchina, sono ancora a secco di vittorie lontano dal Ferraris in questo 2025. L’ultima vittoria in trasferta risale infatti al 28 dicembre 2024, quando il Grifone si impose per 2-1 sul campo dell’Empoli.
Dal Cagliari a Cagliari, quali sono stati i progressi che più le hanno fatto piacere? “Siamo in una situazione migliore ma allo stesso tempo non abbiamo ancora fatto nulla, non abbiamo ancora raggiunto l’obiettivo. Io mi aspetto dai giocatori e dalla società che continuiamo ad essere orgogliosi con il lavoro che stiamo svolgendo. La classifica è corta”.
Bani si è fermato nuovamente. “Sì, Bani è fuori dalla partita. Vedremo”.
Che atmosfera ti aspetti a Cagliari? “Sarà un’atmosfera calda ma noi abbiamo giocato ultimamente a San Siro, uno stadio complicato e difficile, facendo una partita coraggiosa e giocando con intensità. Vuol dire che fuori casa siamo capaci di fare cose interessanti”.
Dopo la partita con l’Empoli ci sono state critiche. Se l’aspettava? “Le critiche fanno parte del nostro mondo. Però due cose per me sono importantissime è capire dove eravamo settimane fa e dove siamo oggi. Sulla partita che abbiamo giocato, è mancata intensità. Abbiamo giocato a Milano contro l’Inter e la squadra mi è piaciuta molto ma abbiamo preso zero punti. Abbiamo giocato in casa contro l’Empoli, è mancata intensità e non abbiamo fatto la nostra miglior partita ma abbiamo preso un punto. Abbiamo vinto tre gare in casa e pareggiato una ed è una cosa positiva per noi. Ai giocatori ho detto di mettere la classifica da una parte e concentrarci sulla partita”.
Il fatto delle vittorie di fila in casa e la bella prestazione di Milano può aver portato ad alzare l’asticella da fuori? “Questo è il calcio. Non c’è partita facile. Lo abbiamo visto. L’Empoli si è giocato la vita e noi abbiamo fatto una bella partita a Milano. Questa intensità e questa organizzazione è il livello che voglio per la squadra. Ciò che abbiamo fatto a San Siro lo dobbiamo prendere e mettere partita dopo partita”.
Con l’Empoli c’è stato un po’ di calo fisico dopo gare intense? “Non credo che sia un problema fisico. Contro l’Empoli abbiamo trovato un po’ di energia dopo il gol. E’ mancata quell’intensità e quell’aggressività. Con la qualità che abbiamo non possiamo andare in campo con meno intensità e aggressività”.
Nella partita che hai fatto lunedì c’è qualcuno che più pronto? “Era importante per questi giocatori per avere un po’ di gamba. Malinovskyi si sente bene. Badelj ha giocato senza problemi. I ragazzi sono pronti per iniziare la partita, spetta a me fare le scelte”.
Come sta Ekuban? “Fisicamente sta bene. Ha lavorato alla grandissima in questa settimana ed è pronto a giocare dall’inizio”.
A parte Thorsby, Vitinha e Bani come stanno? “Stanno bene tutti. Honest sta iniziando a lavorare sul campo e questa è una buona notizia”.
Nel 50% delle partite avete iniziato con il freno a mano tirato e avete finito di rincorsa. Ve lo siete dato un perché? “La cosa più importante per me è essere una squadra aggressiva e che gioca con intensità. E’ vero che ad inizio partita possiamo fare meglio. Contro l’Empoli nei primi 15 minuti abbiamo fatto bene ma noi dobbiamo sapere che dobbiamo sempre avere questa intensità e aggressività”.
La solitudine di Pinamonti davanti può finire? “E’ una riflessione che sto facendo con il mio staff per vedere se giocare con due attaccanti. E’ un’opzione. La cosa veramente importante è l’equilibrio della squadra. Ed è quello che dobbiamo fare meglio”.
Nella partita fra Real e Atletico di ieri, la differenza l’hanno fatta i giocatori o il gioco? “E’ stata una bella partita fra due filosofie differenti. Se mi chiedi chi passerà il turno non lo so. La differenza l’ha fatta la qualità individuale ma vediamo fino alla fine”.
Vasquez è in costante crescita. “E’ un giocatore importantissimo. Credo che abbia questo valora che rappresenta bene la società e i tifosi. Dà sempre il 120%, non molla mai e aiuta i compagni. E’ un esempio quando è in campo, è un leader. Non ha la fascia al braccio ma è uno dei capitani”.
Quando dici di giocare con le due punte, quale schema si può utilizzare? “Per il profilo degli attaccanti che abbiamo è più da 4-4-2. Per quello che la scelta deve essere giusta perché io non voglio perdere l’equilibrio”.
Ora che sta recuperando la qualità, la nuova sfida è mantenere aggressività e intensità con la qualità? “I recuperi dagli infortuni sono importanti perché migliorano il gioco della squadra negli ultimi 30 metri. Sono davvero contento perché aiutano la squadra a creare di più e hai più possibilità di vincere le partite”.