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·27 marzo 2024

Genoa e Sampdoria danno vita a una newco per il nuovo Ferraris

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Risolta la questione Ferrero, ora la Sampdoria di Matteo Manfredi può guardare al proprio futuro con l’obiettivo di centrare la promozione in Serie A e conquistare quella solidità societaria che negli ultimi anni è stata pressoché irraggiungibile.

Il primo passo per il patron blucerchiato è quello di trovare un partner che possa dare stabilità economica e garantire quelle risorse indispensabili per la crescita del club. Una carta favorevole in mano a Manfredi è senza dubbio il restyling dello stadio Ferraris. E qui entra in scena anche il Genoa, che una propria stabilità l’ha trovata grazie al fondo statunitense 777 Partners.


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Nuovo Ferraris tempistiche – L’incontro in comune e la newco compartecipata

Come riporta l’edizione odierna de Il Secolo XIX, le due società stanno lavorando fianco a fianco per garantire al Ferraris un posto nella lista dei cinque stadi italiani che ospiteranno gli Europei del 2032. Evento che l’Italia co-organizzerà insieme alla Turchia. In questo senso è emblematico l’incontro avvenuto ieri tra i vertici di Genoa e Sampdoria e l’amministrazione comunale. I club hanno ufficializzato la volontà di portare avanti il restyling dello stadio, secondo il progetto dell’architetto Hembert Penaranda, presente al summit, e si sono impegnati anche a costituire una società ad hoc per realizzare l’operazione.

Ad annunciare per primo l’esito positivo del confronto, durato un’ora e mezza circa, è stato il sindaco Marco Bucci: «Dalla riunione tenuta con i vertici di Genoa e Sampdoria è emersa la chiara volontà di procedere con la riqualificazione del Ferraris. Il prossimo 5 aprile sarà presentato al Comune un progetto per la ristrutturazione dello stadio, che verrà presentato da una newco partecipata da entrambe le società».

È stata approvata anche una tabella di marcia indicata dal sindaco, che se rispettata vedrà partire a breve l’iter amministrativo per arrivare all’approvazione del piano di restyling, secondo le procedure semplificate previste dalla “legge Stadi”. «Sono molta soddisfatta dell’esito incontro, è la soluzione che ci aspettavamo per lo stadio e anche perla città», sottolinea l’assessore comunale allo Sport Alessandra Bianchi.

Genoa e Sampdoria dovrebbero dividersi in parti uguali i costi di ristrutturazione del Ferraris. Non è ancora chiaro se la newco annunciata ieri sarà costituita dai due club o dalle proprietà di Genoa e Samp, anche se nel corso dell’incontro si è fatto riferimento solo alle società calcistiche. Alla riunione a Palazzo Tursi – la prima con tutti i protagonisti fisicamente presenti – per il Comune c’erano, oltre al sindaco Bucci, il vicesindaco Pietro Piciocchi e gli assessori allo Sport Bianchi e al Patrimonio Francesco Maresca. Per il Genoa erano presenti, invece, l’amministratore delegato Andres Blazquez e il presidente Alberto Zangrillo, per la Sampdoria il presidente Matteo Manfredi, l’amministratore delegato Raffaele Fiorella, il direttore operativo Alberto Bosco e alcuni consulenti tecnici. A completare il tavolo di contro c’era poi Matteo Sanna, dirigente della società Luigi Ferraris che gestisce lo stadio ed è costituita dalle due società (al 50% ciascuna).

Secondo le indiscrezioni, durante l’incontro non sono mancati momenti di tensione durante il confronto fra le parti, che sarebbero però stati prontamente superati. A testimonianza di ciò è il fatto che Blazquez e Manfredi sono andati a cena insieme, senza gli altri dirigenti delle due società.

Il progetto dell’architetto Penaranda, illustrato durante l’incontro, dovrebbe avere un costo complessivo di realizzazione di circa 80-100 milioni. Tra gli elementi architettonici caratterizzanti ecco le torri, che diventeranno più alte, e l’ultimo piano della tribuna, che sarà completamente di vetro con la creazione di oltre 3 mila metri quadrati di superficie da destinare agli skybox. La capienza dell’impianto dovrebbe aumentare di poco e superare quota 33 mila. Per ottenere questo risultato, le scalinate della tribuna saranno spostate sulla facciata per recuperare spazio.

I lavori interesseranno anche le aree tra gradinate e tribuna e tra gradinate e distinti. Anche i quattro angoli della struttura saranno in vetro e potranno ospitare esercizi commerciali. Si prevede anche una dotazione tecnologia tale da farlo rientrare nella categoria UEFA 4, il livello più alto che consente potenzialmente di ospitare finali di Champions ed Europa League. Anche se per la prima serve una capienza nettamente maggiore.

Il nuovo Ferraris sarà dotato di impianti per la produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili, grazie a pannelli fotovoltaici sulla copertura. I tempi di realizzazione dovrebbero essere di circa quattro anni, durante i quali le squadre continueranno a giocare al Ferraris. Il cronoprogramma verrà definito nelle prossime settimane, ma la volontà dichiarata è quella di far partire i lavori già nella stagione 2024/2025.

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