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·28 febbraio 2025
🔴⚫ Gazzetta – Milan, ecco i cinque problemi da risolvere
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·28 febbraio 2025
La Gazzetta dello Sport, attraverso il seguente editoriale, ha reso noti i cinque problemi che il percosso Milan di Conceiçao è chiamato a risolvere: “Il Milan nella notte è tornato in bus da Bologna a Milanello: una notte al centro sportivo, per essere pronti per l’allenamento del venerdì. Domenica sera ci sarà Lazio-Milan e questa è già anti-vigilia. Tutto suona vagamente paradossale: una squadra che in campo sembra slegata, con undici giocatori che non lottano quasi mai insieme, costretta a fare vita di gruppo per 48 ore consecutive. Su quell’autobus si sarà parlato della partita di Bologna, della stagione, del futuro e ognuno nella sua testa avrà avuto una risposta, un’analisi, un elenco di problemi. Questi sono i principali.
Il Milan ha sempre occasioni da gol – gli expected goals nelle ultime partite sono spesso vicini a quota 2 – ma crea con ripartenze, episodi, iniziative individuali. Non c’è il filo di un gioco che produca occasioni, non ci sono garanzie in fase offensiva. Rispetto all’epoca Fonseca, qui si vede un passo indietro e Reijnders è un esempio: gioca 20 metri più indietro, si vede meno in area, in alcune partite è pericoloso ma in altre sembra ai margini. Il confronto con il Bologna, che ha soluzioni offensive e quando attacca sembra sempre avere le idee chiare, è stato duro.
Il problema numero 1 lungo la stagione. Il 2024-25 del Milan è un catalogo di errori individuali: espulsioni assurde, autogol grotteschi, attaccanti persi in area, rigori sbagliati. Protagonisti, diversi: Maignan, Theo Hernandez, Pavlovic, Thiaw, Leao… In comune, l’incapacità di avere la testa sulla partita, di tenere la concentrazione dopo un gol segnato o all’inizio di un tempo, di prendere le piccole decisioni che fanno un giocatore forte. A volte basta un po’ di intelligenza, di esperienza, di reattività. Il Milan, in questo, è stato disastroso.
La premessa è obbligatoria: il problema è di sistema, non di singoli. Joao Felix però colpisce perché gioca sempre e, ultimamente, gioca male. A Bologna è stato trasparente, un trequartista che non si collega al resto della squadra e non arriva in area. Nei suoi 61 minuti ha fatto appena 8 passaggi, senza mai calciare in porta: inaccettabile. La tecnica è indiscutibile ma la sua storia di alti e bassi – talento tanto e continuità poca – torna inevitabilmente in mente. Forse avrebbe bisogno di staccare, magari di entrare nel secondo tempo come in Milan-Roma, la sua partita migliore.
L’ultima grande questione, perché si proietta sul futuro. La più importante, perché dalle decisioni societarie dipendono tutte le altre. Il Milan ora ha un amministratore delegato che prende le decisioni chiave anche sul mercato (Giorgio Furlani), un direttore tecnico che sceglie i giocatori sul mercato e in alcuni giorni della settimana va a Milanello (Geoffrey Moncada), un advisor della proprietà che interviene su tutto (dialogo con i giocatori, mercato, Under 23) senza essere nell’organico del club… e ovviamente è Zlatan Ibrahimovic. Non ha funzionato. L’assetto del club per il prossimo anno è tutto da definire e questa sarà la decisione più importante. L’allenatore cambierà quasi certamente ma il resto? Arriverà un direttore sportivo? E se arriverà, avrà pieni poteri o si inserirà nel gruppo di lavoro? Eccola, la prima giornata del campionato 2025-26“.
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