PianetaChampions
·4 marzo 2025
⚪⚫ Gazzetta – La Juventus va iscritta d’ufficio alla corsa Scudetto

In partnership with
Yahoo sportsPianetaChampions
·4 marzo 2025
Sono appena 6 i punti che separano la Juventus dalla vetta della classifica. La Gazzetta dello Sport, dunque, non ha dubbi: i bianconeri vanno iscritti d’ufficio alla corsa Scudetto. Ecco l’editoriale in merito: “Juve quarta a sei punti dalla cima, quando mancano undici giornate alla fine. In altre stagioni, avremmo parlato di semi-fallimento. Quest’anno no, visto quanto è successo: le eliminazioni ai playoff di Champions League contro il Psv Eindhoven e nei quarti di Coppa Italia contro l’Empoli, il momento più imbarazzante; le difficoltà del nuovo allenatore Thiago Motta, il rigetto del suo gioco da parte della squadra, le frizioni conseguenti tra giocatori e tecnico. La Juve a meno sei dall’Inter capolista va iscritta d’ufficio alla corsa scudetto. Come quarta, come ultima della fila, come possibilità remota, accettiamo tutti i ribassi, i distinguo e le ironie del caso, ma la Juve si è riaffacciata nei quartieri alti e non si può far finta di nulla.
Ieri sera contro il Verona è arrivata la quinta vittoria di fila in campionato, la qual cosa significa che nelle ultime cinque giornate disputate, recuperi inclusi, la Juve ha rosicchiato otto punti all’Inter capolista; undici al Napoli secondo; sei all’Atalanta terza; e quattro alla Lazio quinta, rivale diretta per il quarto posto della qualificazione Champions, che resta il vero imprescindibile obiettivo stagionale. Tutti questi punti recuperati alle tre squadre che la precedono, e all’avversaria che la insegue più da vicino, significano una cosa sola: davanti hanno rallentato e la Juve ha accelerato, nonostante i problemi, le tensioni, le contestazioni, le congetture sul futuro della panchina. Il fatto che la Juve conservi la palma di miglior difesa del campionato – 21 gol incassati, uno in meno del Napoli – aggiunge sostanza alla spericolatezza di certi discorsi. Come è noto, chi meno subisce spesso gioisce.
Ieri sera Thiago Motta ha ricevuto una risposta forte e chiara, la squadra è stata intensa e applicata come poche altre volte. Se la partita contro il Verona fungeva da test sulla fedeltà del gruppo al proprio allenatore, l’esame è stato superato. Una prestazione all’insegna dell’aggressività, della continuità e della concentrazione, anche nel primo tempo finito 0-0, con il brivido dell’annullamento del bellissimo gol del Verona per un fuorigioco all’origine dell’azione, un attimo prima dell’intervallo. Evento contrario e scampato pericolo che hanno indotto il pubblico dello Stadium a fischiare. Anche i tifosi sbagliano: per come aveva dominato nei primi 45 minuti, la Juve meritava soltanto applausi.
La ripresa ha reso giustizia ai “mottiani” con il 2-0 della vittoria. I gol avrebbero potuto essere tanti, ma al di là di questo va sottolineato come a tratti si sia rivisto il calcio del Bologna di Motta nella scorsa stagione. La palla filava via veloce, non più lenta, con Yildiz catalizzatore alla maniera di Zirkzee, seppure con caratteristiche diverse e in posizioni differenti. Ieri la Juve cercava il giovane turco come un anno fa il Bologna si affidava ai piedi del ragazzo olandese oggi al Manchester United. Nella performance di Yildiz, per esempio il modo in cui si proponeva e quasi reclamava il pallone, si sono colte tracce di leadership tecnica. Non ci può essere giochismo di alto livello senza grandi giocatori e Yildiz ha tutto per diventare un numero 10 capace di indirizzare le partite. All’orizzonte si staglia la partita contro l’Atalanta, domenica sera allo Stadium. Un match contenitore. I conti per la classifica sono presto fatti: se la Juve vincerà, aggancerà l’Atalanta al terzo posto, e l’evento sarebbe clamoroso. Nell’attesa del calcio d’inizio, il volume delle chiacchiere si alzerà. Da anni Gian Piero Gasperini viene accostato alla Juve, la squadra in cui è cresciuto, ha giocato e ha allenato e di cui è tifoso. Gasperini è nelle lista dei papabili per la successione a Thiago Motta, qualora la società giudicasse esaurita e fallita la rivoluzione dell’allenatore italo-brasiliano. Si parlerà di Teun Koopmeiners, formidabile a Bergamo e deludente a Torino. Il gol segnato ieri – il secondo in campionato, il terzo in stagione: numeri minimi, a marzo – non gli vale come condono per le delusioni precedenti, però può essere interpretato come un segno. Koopmeiners si è ribellato all’etichetta di “Flopmeiners” e lo ha fatto a sei giorni dalla partita contro la sua ex squadra. Motta può ancora aggiustare un’annata fin qui disgraziata e convincere l’ambiente di essere l’uomo giusto. Se la Juve batterà l’Atalanta, la corsa per lo scudetto non sarà più la stessa, bisognerà aggiungere un posto a tavola, per un convitato di pietra, nel senso di ingombrante. La Juve può diventare l’elefante nella stanza della corsa per lo scudetto 2025″.