PianetaChampions
·17 febbraio 2025
❗️ Gazzetta – La Juventus sta ritrovando il proprio DNA: Motta vede la luce. Inter, cattiveria smarrita e critiche per Inzaghi
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·17 febbraio 2025
La Gazzetta dello Sport, attraverso il seguente editoriale, ha commentato il Derby d’Italia vinto ieri sera dalla Juventus contro l’Inter: “L’obiettivo lo centra Thiago Motta: la Juve batte l’Inter e aggancia la Lazio e il quarto posto della zona Champions. Stecca ancora invece Inzaghi: seconda sconfitta in tre partite dopo quella di Firenze e un solo punto nelle ultime tre trasferte compreso il derby: sfuma il sorpasso al Napoli e tira un sospiro di sollievo Conte che nella fase più difficile addirittura allunga in classifica.
È stata una partita giocata a viso aperto e ricca di occasioni ed emozioni. Ha vinto meritatamente la Juventus e non tanto per il numero di pericoli creati, ma per la rabbia, la compattezza, la concretezza e la voglia di vincere che ha messo soprattutto nel secondo tempo in cui davvero ha utilizzato tutte le energie disponibili, fisiche e mentali, per prendersi i tre punti. A far felice il mondo bianconero non deve essere solo il successo contro la rivale di sempre, ma un altro aspetto fondamentale per il prosieguo della stagione: la Juve sta ritrovando il suo Dna. Non sempre c’è ancora continuità di gioco e prestazione tra campionato e Champions, ma si vedono i miglioramenti e un altro spirito. L’acquisto di gennaio di Kolo Muani ha cambiato faccia all’attacco bianconero e giustamente a Torino già studiano il modo per tenerlo oltre l’attuale prestito fino a giugno. Il francese è decisivo in fase realizzativa e tiene impegnate da solo tutte le difese avversarie. Tra le squadre che lottano per un posto in Champions quella di Motta nelle ultime cinque gare ha realizzato più punti di tutte (12), davanti al Bologna (11), Lazio e Milan (10), Fiorentina (9). Solo la Roma in tutta la Serie A ha fatto meglio della Juve con 13 punti. Con questo spirito salgono le quotazioni bianconere per ottenere la qualificazione in Champions, che resta l’obiettivo minimo della stagione, e la crescita che si sta finalmente evidenziando rende più solida anche la posizione di Motta per il futuro. Dopo tanti momenti difficili, anche grazie al mercato, Thiago inizia a vedere la luce.
Chi stecca ancora e si appresta a vivere un’altra settimana tra le critiche è Inzaghi. Anche in questo caso a pesare non è solo il risultato negativo, ma la conferma delle difficoltà dell’Inter. Il numero di scontri diretti pareggiati e persi dimostra che la squadra ha smarrito la cattiveria agonistica, il cinismo, la mentalità e la voglia che lo scorso anno le avevano consentito di dominare e vincere il campionato. L’Inter prima non concedeva nulla e sfruttava al massimo tutte le occasioni. Ora concede tanto dietro e sbaglia troppo davanti. Non chiude le partite, subisce rimonte, appare vulnerabile. Come se la squadra si fosse adagiata sulle proprie qualità e, sapendo di essere forte, pensasse di poter vincere alla fine in qualche modo le partite. Manca il fuoco dentro, si avverte il calo di tensione. Inzaghi continua a fare i complimenti alla squadra per l’impegno e le occasioni create: sicuro che sia il giusto atteggiamento? Ricorda un po’ quello dell’ex ct Mancini dopo l’Europeo vinto, quando l’Italia cominciava a steccare e lui era sicuro che avrebbe vinto la gara successiva, finché non si è ritrovato fuori dal Mondiale. Se l’Inter crea tanto eppure perde, la situazione deve essere ancora più preoccupante per Inzaghi. Nulla è ancora perduto ma i campanelli di allarme suonano adesso come le campane di una chiesa.
Fa effetto pensare che nel momento più complicato del Napoli, che appare fisicamente meno brillante ed è reduce da tre pareggi consecutivi, Inzaghi non abbia recuperato neanche un punto e Conte abbia addirittura allungato in classifica: nove punti nelle ultime cinque gare contro i sette dell’Inter e gli otto dell’Atalanta. Il 2 marzo nello scontro diretto al Maradona si incontreranno due squadre che stanno faticando. Su Conte pesano anche gli infortuni che gli hanno tolto l’intera fascia sinistra e un mercato di gennaio che ha indebolito la squadra non solo per la cessione di Kvara, ma anche per gli acquisti: Billing finora è un oggetto misterioso e Okafor si è presentato con parecchi chili in più. I problemi dell’Inter invece sembrano più di testa che fisici o di rosa. Cattiveria agonistica, ferocia, fame e mentalità si costruiscono tutti i giorni durante gli allenamenti, non sono come un interruttore che si accende o si spegne a proprio piacimento. Non sarà semplice recuperare rapidamente ciò che sembra essere stato smarrito per strada”.