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Redazione·31 marzo 2023
🧨Gazzetta: "Caso stipendi, indagine chiusa. Juve rischia altra penalità?"

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Redazione·31 marzo 2023
Giuseppe Chiné, procuratore federale, sta per chiudere le indagini sulla Juve in relazione alle “manovre stipendi” dopo quattro mesi di lavoro investigativo e nei prossimi giorni informerà i potenziali incolpati.
La procura, secondo quanto riportato da La Gazzetta dello Sport – andrebbe verso la responsabilità del club bianconero e di chi lo dirigeva, con l’ipotesi di andare al Tribunale Federale fra fine aprile e inizio di maggio.
Le manovre stipendi (i due accordi fra Juve e calciatori durante le stagioni 2019-2020 e 2020-2021), secondo i pm di Torino non avrebbero rappresentato una riduzione degli ingaggi ma “un mero differimento”: ai magistrati questo serve per dimostrare le ipotesi di reato in relazione ai bilanci.
La giustizia sportiva, però, indaga anche sulle possibili pattuizioni fuori dai canali consentiti e dal deposito dei documenti in Lega e in Federcalcio, le side letter ritrovate nelle perquisizioni dell’inchiesta Prisma che sarebbero il cuore dell’accusa. Qui si parla anche dei discorsi relativi ai rapporti contrattuali con CR7 e Dybala.
A questo punto – sempre secondo La Gazzetta dello Sport -, “la Juve rischierebbe una maxi multa e/o la penalizzazione di ‘uno o più punti’ e i suoi ex dirigenti potrebbero essere sanzionati con nuove inibizioni”. Lato giocatori, la procura ha ritenuto non sufficiente il loro livello di consapevolezza del comportamento e quindi la loro responsabilità diretta diversamente da quella degli agenti protagonisti della trattativa sulle “rinunce” salariali.
Quindi Juve ed ormai ex dirigenti potenziali incolpati, i procuratori coinvolti segnalati alla Commissione agenti sportivi federale e calciatori ‘salvi’.