PianetaChampions
·10 maggio 2025
💪🏻 Gazzetta – Atalanta, Gasperini e i fedelissimi: idee chiare per gestire lo sprint finale

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·10 maggio 2025
La Gazzetta dello Sport ha dedicato il seguente spazio all’Atalanta: “Il finale di stagione è sempre quello in cui gli esperimenti sono messi da parte. Di tempo per recuperare non se ne vede più all’orizzontee bisogna abbeverarsi alla fonte che più dà garanzie. L’Atalanta ha avuto lungo la stagione un blocco titolare sempre riconoscibile. Ma inquestofinale i contorni sono ancora più netti.
Prendiamo a dimostrazione le ultime sei giornate di campionato, quelle disputate dalla ripresa dopo la Nazionale in poi. Contro Fiorentina, Lazio, Bologna, Milan, Lecce e Monza, Gian Piero Gasperini ha utilizzato 14 elementi per costruire le formazioni titolari. Se consideriamo che nel frattempo – dal 30 marzo a oggi – la Dea ha perso per infortunio Sead Kolasinac e Juan Cuadrado e che lunedì sera non ci sarà Isak Hien contro la Roma per squalifica, restano 11 i giocatori che l’allenatore ha scelto di far giocare da titolari in questo lasso ditempo.Il concetto di blocco era emerso già durante la stagione, ben prima di questo ultimo mese e mezzo. Basti riprendere il dato dei minuti giocati in campionato giocatore per giocatore. Sono 12 infatti gli elementi più utilizzati con almeno 1.800 minuti incamerati, ovvero con 20 partite “piene” nel curriculum stagionale. Dal 13° si scala a 259 minuti in meno (Matteo Ruggeri). La scelta di Gasperini è abbastanza chiara. Senza più Champions e Coppa Italia e con una corsa serrata per ottenere un posto in Champions, le rotazioni sifanno dal 60° in avanti di ogni partita. Non in principio.
La panchina diventa poi imprescindibile nel corso delle partite e Gasperini ha sempre sostenuto l’importanza di avere alternative di primissimo livello. D’altronde i cinque cambi permettono di cambiare moltissimo durante ogni incontro. Però provate a soffermarvi sull’andamento delle recenti partite dell’Atalanta. Le ultime quattro precisamente. Contro il Bologna i due gol sono arrivati nei primi 21 minuti. Contro il Milan la rete del successo di Ederson al 62’,giusto intorno all’ora di gioco. E contro il Monza tre delle quattro marcature apparse entro il 47’: appena iniziata la ripresa la gara era già chiusa. Solo contro il Lecce il gol di Mateo Retegui è arrivato “tardi”, al 69’: ma fu una serata particolare. L’aggressività atalantina è riconosciuta da tutti in Italia e in Europa. E in questo ultimo periodo la Dea ha ritrovato la sua prolificità. Proprio nel momento in cui i margini di errore sono nulli e i punti pesano decisamente di più.
L’infortunio di Cuadrado e l’acciacco di Ademola Lookman potrebbe obbligare Gasperini a mettere un giocatore titolare diverso lunedì sera rispetto alle ultime sei uscite. Ma non cambierebbe il concetto di una squadra che ha trovato il suo equilibrio.
Marco Carnesecchi resta ovviamente il giocatore con più minuti trascorsi in campo in campionato (2.880), poi dietro di lui a poca distanza Marten de Roon (2.878) e Ederson (2.752): il portiere e il nucleo del centrocampo. Poi i vari petali, dai difensori centrali agli esterni e quindi gli attaccanti. Il fiore della Dea è pronto alla fioritura definitiva, quella che porterà in Champions. Ed è un fiore bellissimo al punto che pure Xavi – ex stella del Barcellona – è innamorato della Dea. «A volte metto “Atalanta” sul mio computer e guardo quattro partite di fila perché mi interessa il lavoro di Gasperini». Un altro fedelissimo…“.
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