Gasp, a tutta Roma | OneFootball

Corriere dello Sport (R. Maida) – Gasperini conserva nella memoria l’autunno 2016, quando stava per essere esonerato dall’Atalanta. Dopo quattro sconfitte in cinque gare, la svolta arrivò a Crotone e poi contro il Napoli, lanciando giovani come Conti, Caldara, Gagliardini e Petagna. L’Atalanta chiuse quarta, iniziando un ciclo fatto di bel gioco, plusvalenze e crescita continua. Il suo calcio, fondato su condizione atletica e uomo contro uomo, è diventato un modello, elogiato anche da Guardiola. Nel tempo ha evoluto il gioco in base agli interpreti, fino alla notte di Dublino con la vittoria dell’Europa League. A Bergamo è diventato “Gasperson”, per l’impronta lasciata sul club.

Ma il suo percorso non è stato lineare: l’esperienza all’Inter si concluse dopo appena cinque partite, senza vittorie. Proprio Ranieri, che lo sostituì allora, lo ha poi voluto alla Roma. Nell’incontro di Firenze con i Friedkin, Gasperini ha ottenuto la garanzia di avere tempo per costruire. L’obiettivo è chiaro: riportare la Roma in Champions, magari passando ancora dall’Europa League.