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·21 dicembre 2024

Garcia attacca De Laurentiis: “Capisce di cinema, meno di calcio”

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Rudi Garcia è tornato a parlare del Napoli, in particolare di Aurelio De Laurentiis: il duro attacco del tecnico francese.

Attacco senza mezze misure di Rudi Garcia, che senza peli sulla lingua ha espresso la sua opinione su Aurelio De Laurentiis, presidente del Napoli. Il tecnico francese ha concesso una lunga intervista al media Carré di Raphael Domenach, per evocare la sua carriera e per fare chiarezza su certi episodi vissuti a Napoli.


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NAPLES, ITALY – JUNE 26: Aurelio De Laurentiis SSC Napoli president during SSC Napoli new manager unveiling on June 26, 2024 in Naples, Italy. (Photo by Francesco Pecoraro/Getty Images)

Napoli, il duro attacco di Rudi Garcia a De Laurentiis: “Magari si è accorto di essere un co**ione”

I rischi di Rudi Garcia a Napoli.Sapevo che mi prendevo un rischio arrivando in un club che aveva appena vinto lo scudetto. Di solito non vado in squadre dove non posso fare meglio, ma era il Napoli e la Serie A. A Napoli c’era un gruppo sano, ma che aveva bisogno di qualche innesto per continuare a competere ad alto livello, anche perché, inconsciamente i giocatori pensavano di rifare esattamente come l’anno prima: non funziona così.

Volevo un difensore, come Aguerd, e un mediano possente. Invece hanno preso giocatori di prospettiva e non è un caso che siano stati prestati altrove. Volevo i rinnovi dei contratti di Osimehn e Zielinski per metterli nelle migliori condizioni in campo. Il primo è stato prolungato molto dopo, il secondo se n’è andato da svincolato. Ho visto poi che invece quest’anno hanno investito molto per un difensore come Buongiorno e un mediano come McTominay“.

Gli errori.Il vero coup de théâtre sarebbe stato quello di tenermi e forse si sarebbe qualificato per la Champions, invece di finire decimo. Magari De Laurentiis ha detto quelle cose perché si è reso conto di essere stato un po’ coglione e per coprire certi errori strategici.

All’inizio pensavo di avere a che fare con un gentleman, invece si è rivelato qualcuno che si immischia in cose che non gli competono. Ho pagato il fatto di avergli detto di rimanere al suo posto. Lui mi rispose che non poteva proteggermi se non lo ascoltavo. Ma io non ho bisogno di essere protetto. Voleva che facessi giocare 45′ minuti un giocatore e poi altri nella ripresa e non è a sessant’anni che mi si viene a dire chi mandare in campo: De Laurentiis è uno che capisce di cinema, ma non molto di calcio.

Quando arrivai tutti volevano andarsene, e si lamentavano di essere pagati poco. Quindi ho lavorato per per rimotivare l’ambiente. Il ds Giuntoli se n’era andato e nessuno interveniva quando per esempio Osimhen o Kvaratskhelia non accettavano di essere sostituiti. Sarebbe stato più opportuno annunciare subito di puntare alla qualificazione per la Champions”.

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