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·11 ottobre 2024

Gabelli: «Monza opportunità interessante. Cardinale? Nessuna rivalità per Paramount»

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Un altro investitore statunitense potrebbe presto arrivare in Serie A: si tratta del fondo Gamco Investors, il gruppo creato nel 1976 dall’italo-americano Mario Gabelli. La Gamco, come noto, ha gli occhi puntati sul Monza e i due gruppi si sono già incontrati più volte con l’analista di riferimento per gli investimenti sportivi di Gabelli, Alec Boccanfuso, a capo di un progetto che lo vedrebbe come punto di partenza per la nuova dirigenza.

Monza piace al fondo di Mario Gabelli per tanti motivi, partendo dalla presenza come azionista di Fininvest fino ad arrivare alla location a due passi dal cuore della finanza italiana senza dimenticare la figura dell’AD Adriano Galliani, uomo di spicco del calcio italiano e non solo.


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«È un progetto molto interessante che è in mano a un mio giovane analista di grande fiducia, Alec Boccanfuso. Di solito noi non investiamo in compagnie private, preferiamo quelle quotate in Borsa, ma in questo caso pensiamo possa essere una buona opportunità. Parliamo comunque di un progetto del fondo che non mi vedrà protagonista in prima persona», ha raccontato a La Gazzetta dello Sport Mario Gabelli.

Su una sfida tra lui e Commisso, Gabelli dice che non ci sarà «a livello personale. Io sono cresciuto nel Bronx con Rocco ma lui è un vero appassionato di calcio, oltre a essere stato un buon calciatore da giovane. Io invece da ragazzo ho praticato altri sport e ancora preferisco il football, quello nostro, non il soccer, e il baseball».

«Lo sport per il gruppo resta un capitolo molto importante. Il nostro fondo ha quote di squadre come i Knicks e gli Yankees, investimenti negli Atlanta Braves oltre che azioni del Manchester United. Lavoriamo in particolare con le media company, ma con i nostri 3.500 analisti in giro per il mondo abbiamo un occhio di riguardo anche per gli investimenti sportivi», ha spiegato Gabelli.

E ancora, una battuta su Gerry Cardinale, proprietario del Milan con il quale si è trovato su sponde opposte con la recente burrascosa fusione tra Paramount, della quale lei detiene parecchie quote, e la Skydance della galassia RedBird: «Capisco la domanda, ma devo dire che non c’è alcuna rivalità tra me e Cardinale, anzi penso che siamo dalla stessa parte e vogliamo fare gli interessi del gruppo, io però devo difendere la posizione dei miei investitori e produrre per loro il miglior accordo possibile».

In chiusura, una battuta sul rapporto con l’Italia: «Un Paese che amo, dove sono nati i miei genitori e che ha un posto speciale nel mio cuore. Faccio parte di diverse organizzazioni e di fondazioni italo-americane, sono anche stato, nel 2012, Grand Marshal (una delle più grandi onorificenze per un italo-americano, ndr) della Columbus Day Parade. Con Gamco avevamo intenzione di comprare un palazzo a Milano e creare una nostra sede, un progetto che non è poi andato in porto. Adesso vediamo quello che succederà con il Monza».

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