Futuro Marin, il padre rivela: «Non ci sono state discussioni con altre squadre, penso che…» | OneFootball

Futuro Marin. Petre Marin, padre del centrocampista rumeno del Cagliari, ha rilasciato delle dichiarazioni sulle voci circolate su suo figlio

Il futuro di Răzvan Marin al Cagliari è al centro delle discussioni, come confermato dalle recenti dichiarazioni del padre Petre Marin al portale DigiSport. Il centrocampista rumeno, classe ’96, si trova in una fase cruciale della sua carriera, con il contratto che lo lega ai rossoblù in scadenza tra appena un anno. Questa situazione contrattuale lo rende un obiettivo appetibile sul mercato, e non a caso diverse società si sono già fatte avanti. Nello specifico, le principali pretendenti per Marin sembrano essere l’Udinese in Italia e, dalla Grecia, l’Aris e il PAOK Salonicco.

La situazione contrattuale e l’importanza del momento

Răzvan Marin si trova a un anno dalla scadenza del suo contratto con il Cagliari. Questa tempistica è significativa nel mondo del calcio: il club sardo si trova di fronte a una scelta. Potrebbe decidere di proporre un rinnovo contrattuale al giocatore per non perderlo a parametro zero tra dodici mesi, oppure optare per una cessione in questa finestra di mercato estiva per monetizzare il suo cartellino.

Per lo stesso Marin, questo è un momento chiave per definire la sua prossima tappa professionale. Le sue prestazioni hanno continuato a dimostrare qualità e costanza, rendendolo un profilo interessante per molte squadre che cercano un centrocampista dinamico, con buona visione di gioco e capacità balistiche. La possibilità di scegliere tra diverse opzioni, in campionati e contesti diversi, offrirà al giocatore e al suo entourage un ventaglio di opportunità da valutare attentamente. Le sue parole:

«Dopo il ritorno di Razvan in Italia vedremo cosa succederà. Non so nulla delle offerte, sai anche che durante questo periodo compaiono tutti i tipi di informazioni. Non solo di Răzvan, ma di tutti i calciatori. Răzvan ha ancora un anno di contratto, vediamo quale sarà la situazione. Per ora, non c’è discussione con nessuno».