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Francesco Porzio·22 febbraio 2019
FuoriCampo: perchè la FIFA ha bloccato il mercato del Chelsea?

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Francesco Porzio·22 febbraio 2019
La notizia della settimana è la sanzione della FIFA al Chelsea, che non potrà fare mercato per le prossime due finestre.
Ma cerchiamo di riavvolgere il nastro: quali sono stati i motivi di questa sanzione? E sopratutto adesso cosa potrà accadere nelle prossime settimane?
Come si legge dal comunicato, la FIFA ha sanzionato il Chelsea e la federazione inglese per infrazioni relative ai trasferimenti internazionali di giocatori minorenni.
Il Chelsea è stato ritenuto colpevole di aver violato l’art. 19 del regolamento in occasione di ben 29 trasferimenti, commettendo altre infrazioni relative alle modalità di tesseramento dei calciatori. È palese anche la violazione dell’art. 18bis, la quale potrebbe influenzare anche le attività di altri club per quanto riguarda il trasferimento di calciatori minorenni.
Per le prossime due sessioni di mercato, il Chelsea non potrà tesserare nuovi calciatori a livello sia nazionale che internazionale, di qualsiasi età essi siano (fatta eccezione per la formazione femminile e quella di futsal). Sono previste anche una sanzione di 600mila franchi ed un termine di 90 giorni, entro il quale il Chelsea dovrà provvedere a colmare le irregolarità ad oggi presenti.
Una multa di 510mila franchi è stata destinata alla FA. Il Chelsea ha già comunicato di voler presentare appello nei prossimi giorni.
Per lo stesso motivo la FIFA aveva bloccato due sessioni di mercato del Barcellona (nel 2015) e del l’Atletico Madrid bel 2017.
Il trasferimento di giocatori minorenni è ammesso solo se i genitori del ragazzo si trasferiscono nel Paese della società per motivi indipendenti al calcio; se avviene all’interno della zona dell’Unione Europea (in questo caso il limite d’età si abbassa a 16 anni); se il ragazzo vive a 50 chilometri di distanza dal confine con l’altro Paese. Al di fuori di queste condizioni, tutti i trasferimenti internazionali di minori devono essere approvati da un’apposita commissione.
La scorsa estate si era paventata l’ipotesi di un altro blocco per il Barcellona, per aver contattato Griezmann senza il permesso dell’Atletico Madrid. Un’ipotesi poi scemata. Anche il Real Madrid era stato “minacciato”, ma poi grazie ad un ricorso al TAS (lo stesso che farà il Chelsea) non se ne fece nulla.
Adesso il club inglese si appellerà al TAS per poter operare nelle prossime sessioni di mercato. Questo potrebbe far slittare la sanzione alle sessione di mercato del 2020, viste le lunghe tempistiche.
Un possibile slittamento cambierebbe radicalmente le strategie di mercato per questo giugno. A cominciare dall’affare Higuain.
Con il blocco del calciomercato il Chelsea non può tesserare dei nuovi giocatori, a parte Pulisic che è di fatto arrivato a gennaio (rimasto però in prestito al Borussia fino a giugno) proprio perchè i Blues erano consapevoli di un possibile blocco del mercato.
A questo punto bisogna capire come il Chelsea si comporterà con i giocatori in prestito con diritto di riscatto, su tutti appunto Higuain. Al momento non è chiaro quale sia la regola precisa, visto che di fatto non sono giocatori del Chelsea. Il club inglese ricorrerà però in appello per capire se ci saranno margini di manovra (sia per il blocco che per i prestiti).
Il futuro di Sarri è in bilico, e dopo questo blocco anche quello di Higuain non è al sicuro. Al momento sembra improbabile una permanenza della coppia che fece così bene a Napoli e che per ora non è riuscita a ripetersi in Premier League. D’altro canto il Chelsea non potrà di certo affrontare una nuova stagione con in attacco solamente Giroud (che però è in scadenza 2019) e Batshuayi (adesso in prestito al Crystal Palace).
E occhio anche alla situazione relativa ai giocatori in scadenza nel 2020, cosa succederà a loro? Tutto dipenderà dal ricorso del Chelsea.