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·17 giugno 2024

Frattesi: «Inter, con l’Italia giochiamo in automatico! Ma c’è una differenza»

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Davide Frattesi prosegue il proprio intervento in conferenza stampa. Nelle risposte del centrocampista Inter e Italia si incrociano costantemente.

INTESA – Davide Frattesi spiega l’intesa del blocco Inter nell’Italia di Luciano Spalletti: «Sicuramente il fatto di essere stati insieme un anno, visto che io sono arrivato solo la scorsa stagione, ci aiuta molto. Tante volte non serve neanche parlarci per capire, le cose vengono un pochino in automatico. Come le azioni che facciamo con Scamacca, ci basta veramente pochissimo per capirci perché sappiamo già quello che dobbiamo fare. Quindi quello che abbiamo fatto all’Inter un po’ ce lo riportiamo qui con l’Italia. Anche nei tipi di uscite quando andiamo a pressare ci siamo messi d’accordo nell’andare in un certo modo, come abbiamo potuto fare quest’anno all’Inter».


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AVVERSARIO – Davide Frattesi sul prossimo avversario dell’Italia dichiara: «Lamine Yamal? Non lo scopriamo adesso. Ha fatto un anno buonissimo e chi ha questa personalità è destinato a diventare un grande del calcio Mondiale. I punti di forza della Spagna sono quelli che portano avanti da tanto tempo: la fase di possesso, il palleggio. Quindi dobbiamo stare attenti a questo e a sfruttare le nostre occasioni perché la Spagna è una grande squadra e sicuramente non te ne concederà tante».

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RIPOSO – Davide Frattesi continua: «Giocare meno all’Inter è un vantaggio per essere più riposato? La cosa stancante di fare un anno così, per me è stato il primo, più che altro sono i viaggi. Uno più è in campo e gioca più prende condizione. Si è stanchi solo a livello mentale perché uno è in forma quando gioca le partite. È più un riposo fisico che mentale ma sarebbe meglio il contrario. Cosa ho portato da Roma per la scaramanzia? Scamacca (ride, ndr). Col gruppo Italia il tempo lo passiamo in una sala fatta ad hoc per noi ragazzi in cui ci sono playstation, ping pong, biliardo, flipper. Il nostro dopo cena è quello, un paio d’ore lì insieme. Secondo me è un ottima cosa perché è così che si forma il gruppo. Questa credo sia una cosa fatta bene perché è il gruppo che ti porta fino alla fine. Ho giocato con El Shaarawy che non conoscevo tantissimo e così si è creata confidenza. Chi è forte a biliardo? Pellegrini, Bastoni, il resto sono tiri a caso entrati».

DIFFERENZE – Davide Frattesi conclude, spiegando una differenza fra l’Inter e l’Italia: «La differenza per me tra Italia e Inter? Credo che cambi più in fase difensiva. Mi trovo più basso quando siamo a difendere. Più o meno è lo stesso ruolo che ho all’Inter, da mezz’ala offensiva io mi alzo e la mia idea di ruolo è quella. Nell’Italia non abbiamo i due attaccanti come all’Inter, ne abbiamo uno solo, ma abbiamo due esterni che possono portare via l’uomo come fanno i due in nerazzurro. In fase offensiva è pressoché uguale, in fase difensiva un pochino più basso».

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