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·28 maggio 2025

Frattesi: «Acerbi? Gol irripetibile e su quella porta gialla avevo una sensazione»

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Frattesi racconta la notte del 6 maggio, ossia la semifinale di ritorno tra Inter e Barcellona. Il centrocampista ritorna sul gol di Acerbi, sul suo 4-3 e poi si proietta alla finale.

QUELL’INTER-BARCELLONADavide Frattesi si è concesso ai canali della Uefa. Il centrocampista dell’Inter ritorna sulla notte del 6 maggio: «Diciamo che non è stata una partita per i deboli di cuore. E posso confermarlo perché stavo per svenire dopo il gol. In generale, per tutta la partita perché abbiamo segnato due gol, poi loro sono tornati in vantaggio. Poi Acerbi ha segnato un gol irripetibile. Anche se ci avesse provato 600 volte, non lo avrebbe segnato di nuovo in quel modo. È stato un gol incredibile perché avevamo anche un altro attaccante, quindi non so nemmeno cosa ci facesse lì. Probabilmente è stato in quel preciso istante che abbiamo capito che saremmo passati al turno successivo. È quello che ho detto a Marcus quando ho incrociato il suo sguardo perché era fisicamente esausto e continuavo a dirgli che ce l’avremmo fatta. È stato allora che l’abbiamo capito tutti».


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ESULTANZAFrattesi e quella gioia clamorosa dopo il 4-3: «Per una coincidenza, mentre ci stavamo riscaldando, la palla è finita contro quella famosa porta gialla. Mi ha ricordato l’esultanza contro il Verona e ho pensato: “C’è ancora la possibilità che accada di nuovo”. Ci ho pensato davvero in quel momento e ho pensato: “Oggi, se succede qualcosa di incredibile, andrò lì”. E così è stato».

FINALE MERITATA – Una finale sofferta e meritata, secondo Frattesi: «In effetti, e la cosa fantastica è che quando ero in campo… non so perché, ma me lo aspettavo. Poi il gol è arrivato dal giocatore più improbabile della squadra, perché il nostro difensore centrale era quello più avanti e davanti al portiere. Non mi aspettavo che andasse a finire così. È stato fantastico perché ce lo meritavamo, perché ognuno di noi ha una storia diversa, ma importante. Ci sono persone destinate a fare cose del genere».

FINALE DI CHAMPIONS LEAGUE – Sempre Frattesi sul 31: «L’avevo già sognato di giocare una finale di Champions League. C’è un oceano tra un sogno e la realtà, ma non credo di averlo ancora realizzato. Forse lo sentirò di più quando saremo a Monaco e sentiremo il famoso inno della Champions League. Sono ancora un po’ frastornato, non ho dormito molto, quindi devo ancora pensarci lucidamente. Ho un po’ di tempo, però».

L’AVVERSARIO PSG – E infine Frattesi risponde sui parigini: «Direi che il punto di forza è la squadra. Hanno grandi giocatori che giocano per le loro nazionali e che non hanno bisogno di presentazioni. Penso che ci concentreremo più su noi stessi che sui loro punti di forza e di debolezza, perché credo che abbiamo dimostrato che quando ci impegniamo, forse non vinceremo, ma possiamo tenere testa a chiunque».

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