Il Posticipo
·12 gennaio 2021
Frasi storiche -" San Siro vuoto mette tristezza", "Per me il Meazza pieno è futbol puro"

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·12 gennaio 2021
San Siro non è chiamato "La Scala del Calcio" a caso. E un derby d'Italia in uno stadio vuoto lascia una sensazione di incompiutezza.
(Getty Images)
San Siro per me significa “fútbol puro”, lo scenario che rappresenta il calcio in Italia, un simbolo. Si tratta di uno stadio eccezionale, costruito per il calcio, con la gente vicina ai giocatori e un ambiente che ti spinge, ti carica.
Uno stadio speciale. Senza dubbio, secondo chi lo ha vissuto da protagonista, uno dei più affascinanti in Italia e forse nel mondo. San Siro non è chiamato “La Scala del Calcio” per nulla e chiunque viene colpito dalla maestosità e dall’atmosfera di un impianto storico. Uno stadio vuoto per un Inter-Juventus è abbastanza triste. Del resto, la spinta di San Siro è qualcosa di speciale. Diego Pablo Simeone, che lo ha calpestato con la maglia dell’Inter, non ha mai perso l’occasione di tessere le lodi dello stadio che ospita i nerazzurri e i rossoneri. Un simbolo stesso del calcio per il Cholo. E per tanti altri campioni, San Siro è significato molto…
(Getty Images)
“Sa che cosa mi mette più tristezza? Vedere San Siro mezzo vuoto. Una cosa inconcepibile ai miei tempi. Era una bolgia contro il Napoli, ma pure se c’era l’Empoli”.
Un derby senza spettatori è molto triste. E considerando che Inter e Milan sono storicamente fra le squadre più seguite allo stadio, con una media di 50mila presenza, allora ha ragione Marco Van Basten. L’olandese ha visitato San Siro durante una stagione deludente per il suo Milan ed è rimasto sconvolto dal fatto che lo stadio non fosse pieno. Cosa che ai suoi tempi accadeva sia per i match di cartello che per quelli meno importanti.
MILAN, ITALY – JANUARY 9: Christian Vieri (L) celebrates a goal with Alvaro Recoba (C) and Obafemi Martins (R) of Inter Milan during the Serie A match between Sampdoria and Inter Milan at the Giuseppe Meazza (San Siro) stadium on January 9, 2005 in Milan, Italy. (Photo by Newpress/Getty Images)
Le contestazioni sono giuste ma non è possibile che ci siano giocatori che non possono più giocare a San Siro perché hanno sbagliato una partita!
San Siro colpisce, nel bene e nel male. E tiene fede alla sua nomea di “teatro”, con un loggione che sa essere davvero tagliente e spietato. Tanti calciatori nel corso degli anni sono stati sonoramente bocciati dal pubblico di entrambe le fedi ed è complicato, una volta che San Siro ti rigetta, riuscire a trovare la serenità per giocare senza paura. Lo conferma persino il Chino Recoba, uno che il pubblico interista ha sempre osannato e quasi mai criticato…
San Siro è un’arma a doppio taglio: ho avuto tanti compagni che in quello stadio non erano tranquilli e preferivano giocare fuori casa, è uno stadio che fa tremare le gambe…
E anche quando il loggione non critica, una certa…ansia da palcoscenico arriva comunque. Lo conferma Paolo Maldini, che spiega come molti suoi compagni si trovassero meglio a giocare fuori casa piuttosto che a San Siro, perchè insomma, la paura di sbagliare davanti a un pubblico così importante deve essere davvero enorme. E considerando che i compagni di Maldini sono stati campioni di altissimo livello, si capisce come le gambe…tremino davvero a tutti. Non è un caso che i risultati dei rossoneri, formati in larga parte da giovani, siano migliorati, senza pubblico.
MILAN, ITALY – MAY 17: Herman Crespo gestures during the Coppa Italia final, second leg match between Internazionale and Roma at the Stadio Giuseppe Meazza on May 17, 2007 in Milan, Italy
“San Siro è la Scala del calcio. È uno stadio che ti dà emozioni, di sera poi è uno spettacolo, è roba da mettersi a giocare in smoking”
La scala del calcio suscita emozioni anche in chi, come molti altri, ha indossato entrambe le maglie. Crespo è rimasto immediatamente incantato da San Siro, dove fra l’altro ha anche segnato con il Parma in una sfida all’Inter del 1996. Con la maglia dell’Inter e del Milan il centravanti ha spiegato anche le sue sensazioni dinnanzi al… loggione. San Siro dà e pretende spettacolo e richiede di assumersi grandi responsabilità doti che non sono mai mancate al puntero argentino, indimenticato da entrambe le tifoserie.