Calcio e Finanza
·2 novembre 2024
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Il progetto di ristrutturazione dello stadio Artemio Franchi di Firenze, destinato a riportare nuova vita all’impianto entro il 2029, si trova di fronte a una deadline fondamentale: il 31 ottobre 2026.
Come riporta l’edizione odierna del La Nazione-Firenze, entro quel giorno si verificherà se i lavori di Campo di Marte stanno procedendo come previsto. Se tutto sarà in linea, Firenze potrebbe ottenere i finanziamenti mancanti per completare il rinnovamento dell’opera di Nervi. Tuttavia, il percorso è sempre più difficile: recenti indagini tecniche hanno rivelato un imprevisto sotto la curva Fiesole, dove la quantità di roccia è molto superiore al previsto, costringendo l’utilizzo di macchinari speciali per gli scavi.
Tornando al 31 ottobre 2026, entro quella data gli ispettori della UEFA avranno terminato le loro visite in Italia per valutare gli impianti candidati a ospitare le partite di EURO 2032. Come ha spiegato qualche settimana fa Luigi De Siervo, amministratore delegato della Lega Serie A, «in quei giorni non basteranno i progetti o le promesse: conterà lo stato effettivo dei lavori». Firenze ha fiducia, ma serve un deciso avanzamento nei cantieri. Insieme al capoluogo toscano, altre nove città candidate dalla FIGC per EURO 2032 (Bari, Bologna, Cagliari, Genova, Milano, Napoli, Roma, Torino e Verona) saranno ridotte a cinque, in quanto altre cinque saranno in Turchia, che ospiterà anch’essa l’evento.
Attualmente, solo l’Allianz Stadium di Torino, l’Olimpico di Roma e San Siro a Milano sono già idonei. Ma solamente il primo non necessiterà di interventi sostanziali, mentre gli altri due sì, senza dimenticare la grande incognita sul futuro del Meazza, che nelle prossime settimane conoscerà le reali intenzioni di Inter e Milan sulla ristrutturazione, una volta a conoscenza del valore stimato dall’Agenzia delle Entrate per l’impianto e le aree limitrofe.
Negli altri stadi sono necessari interventi significativi, che comportano la costruzione di nuovi impianti o importanti ristrutturazioni. La UEFA richiede, inoltre, che almeno quattro stadi abbiano una capienza minima di 40.000 posti, obiettivo che il Franchi restaurato potrebbe raggiungere. Altri criteri includono aspetti extra-campo, come la mobilità verso gli stadi e la sicurezza dei tifosi. La UEFA punta a coinvolgere i tifosi in modo inclusivo e festoso, valorizzando l’aspetto turistico dell’evento per un impatto positivo sulle città ospitanti.
Per quanto riguarda questi aspetti, Firenze ha il tempo necessario per organizzarsi al meglio. Entro il 2032 sarà infatti pienamente operativa anche la linea tranviaria Libertà-Rovezzano, che attraverserà il Campo di Marte. A preoccupare di più è invece l’avanzamento dei cantieri dello stadio, il cui restyling dovrebbe essere completato entro l’inizio del 2029.
Per ottobre 2026, lo stadio potrebbe però già mostrarsi agli ispettori UEFA con una capienza di circa 35.000 posti, una promessa avanzata recentemente da Palazzo Vecchio alla Fiorentina. Questo obiettivo, pur non permettendo di festeggiare il centenario della squadra con lo stadio completamente rinnovato, offre una prospettiva più positiva. Tuttavia, le principali incertezze rimangono legate alle coperture dei settori dello stadio e alle risorse ancora necessarie per il completamento dei cantieri.