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Diego D'Avanzo·18 gennaio 2023
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Diego D'Avanzo·18 gennaio 2023
Francesco Camarda è uno dei calciatori più promettenti del settore giovanile italiano, chi vi scrive ha avuto la possibilità di osservarlo dal vivo diverse volte: di sicuro, è fuori dal comune.
Il calciatore classe 2008 del Milan ha numeri difficilmente verificabili nelle categorie inferiori all’Under 15. Per quanto siano indicativi, non sarebbero comunque impossibili:
Numeri più sicuri sono quelli della sua prima stagione in un campionato nazionale, l’Under 15: 22 gol. Reti segnate per un Milan che nella passata stagione ha vinto lo Scudetto. Emblematica è la finale contro la Fiorentina: incornata decisiva di Camarda, capocannoniere di categoria, da sotto età.
Quest’anno in U16 il suo percorso nelle annate superiori continua e la media gol non scende: Camarda prosegue con 1 gol a partita, sempre capocannoniere del suo girone. In aggiunta, ha pure segnato una doppietta in Primavera, a 14 anni, contro la Solbiatese.
Camarda è un attaccante che non “ruba l’occhio” di chi guarda ma di sicuro ruba il tempo ai difensori: “capisce prima dove può finire il pallone” mi ha riferito l’allenatore dell’Under 15, Roberto Bertuzzo.
Francesco segna di destro, sinistro, di testa, da fuori area, dribbla senza fronzoli e infine conclude. Il tutto, aiutato dall’altissima qualità del gruppo dei 2007 rossoneri, ad oggi la squadra più forte di quest’annata in Italia.
Durante la serata “LGI con (e sotto) le stelle” in cui ha vinto il premio di Miglior calciatore Under 15 assegnato da La Giovane Italia, ha risposto anche ad una domanda che ho potuto porgli sui modelli a cui si ispira:
“Tecnicamente mi ispiro a Benzema, caratterialmente ad Ibrahimović. La parola che definisce il mio rapporto con il calcio è amore”.
“Chi ben comincia è a metà dell’opera”, viste le premesse speriamo che quanto fatto finora non sia “solo” la metà. Camarda, con tempo e costanza potrà dare molto di più al calcio italiano.