FiorentinaUno
·20 maggio 2025
Fiorentina, Palladino tra gioie e dolori: che ne sarà del suo futuro?

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·20 maggio 2025
È un momento difficile, complesso e complicato per Firenze. Sembra paradossale dopo una vittoria sul Bologna, ma la realtà è questa. I tifosi sono contro Palladino e la dirigenza.
Quanto meno adesso le posizioni sono chiare. Commisso (mai nominato durante la contestazione) è dalla parte di Palladino, non per niente ha ufficializzato il prolungamento del contratto fino al 2027 alla vigilia dell’eliminazione dalla Conference League. I tifosi si sono schierati compatti (quando la Fiesole contestava, il resto dello stadio applaudiva) sulla sponda opposta. Pradè ha una posizione, sulla questione-allenatore, che probabilmente non piace ai tifosi. Non potevano contestarlo per il mercato (i giocatori, sia in estate che in inverno, sono arrivati e alcuni di ottimo livello), ma forse hanno visto nel diesse l’incertezza: se la conferma di Palladino è sua (anche sua) per i tifosi ha sbagliato, se invece la decisione gli è passata sopra la testa ha sbagliato ad accettarla.
Raffaele Palladino (Photo by Gabriele Maltinti/Getty Images via One Football)
Se l’oggetto del contendere è Palladino (e lo è davvero, forse più di Pradé), è necessario ragionarci con la mente fredda, senza reazioni di pancia. Appena dodici giorni fa, la Fiorentina lo ha confermato fino al 2027 perché crede in questo giovane allenatore, immaginarne un licenziamento a fine stagione è difficile, sarebbe come rimangiarsi una scelta di base, un’impostazione non solo tecnica ma anche politica, un dietro-front di sola delusione. Al tempo stesso, andare avanti anche il prossimo anno in questa situazione, con i tifosi in rivolta e l’allenatore sempre in discussione, porterebbe a un clima difficile da sopportare per la squadra, soprattutto in una società teleguidata da New York e diretta da due soli dirigenti. È davvero un momento complesso. Fonte il Corriere dello Sport.
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