DirettaCalcioMercato
·16 febbraio 2025
Fiorentina, Palladino: “Complimenti al Como, non guardo la classifica”
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·16 febbraio 2025
Intervenuto durante il post partita, Raffaele Palladino ha commentato la della sua Fiorentina contro il Como di Cesc Fabregas.
La Fiorentina cade a sorpresa in casa contro il Como. Allo stadio Artemio Franchi di Firenze la sfida termina 0-2 per gli ospiti, decisive le reti di Assane Diao, acquistato a gennaio dai lombardi e già al terzo gol in Serie A, e del gioiello Nico Paz che con una perla assoluta ha regalato tre punti pesantissimi alla sua squadra. Una brutta frenata, quindi, per i viola, che si allontanano dalla corsa per un posto in Champions League in attesa di Juventus-Inter in programma questa sera alle 20:45. Nel post partita, l’allenatore dei toscani Raffaele Palladino ha parlato così ai microfoni di Dazn.
Sulla prestazione: “Intanto voglio fare i complimenti al Como e alla loro buona gara, di coraggio e personalità. Eravamo partiti anche bene, potendo sbloccare la gara e non ci siamo riusciti. Poi, come volevano loro, ci siamo allungati, anche per troppa voglia di sbloccarla. Loro attaccavano la profondità, dovevamo rimanere più compatti e questo era il primo tempo, in cui paghiamo una disattenzione da piazzato. Nel secondo tempo ho chiesto di andare più forte in avanti, sui riferimenti: potevamo fare meglio, mi prendo le responsabilità per non aver trasmesso l’energia giusta alla squadra. Giornata storta, proviamo a riscattarci dalla prossima”.
Sulla mancanza di un vice Kean: “Moise è il nostro bomber, se Zaniolo avesse fatto gol parleremmo di altro… Sappiamo com’è il calcio. Per me Zaniolo ha fatto una buona gara: in quella posizione è adattato, ma ha fatto bene quello che gli ho chiesto. Poi ci ha giocato Beltran e anche lui ha fatto bene”.
Sulla gara: “In partenza oggi abbiamo fatto bene, la fiducia s’è persa sulla riconquista in cui siamo rimasti troppo fermi e statici. Nel secondo tempo tanto possesso, ma troppo sterile. Dobbiamo migliorare”.
Su Fagioli trequartista: “Era l’unica soluzione che avevamo, Gudmundsson veniva da una settimana di febbre. Senza la prima punta ho messo Fagioli trequartista e Cataldi a centrocampo, visto che era già rientrata. La scelta era quasi obbligata”.
Su Gudmundsson: “Oggi è stato sfortunato, è entrato e si è fatto male alla schiena. Non riesce a trovare continuità… Cerco di recuperarlo e metterlo in condizione ma gli gira anche male. Noi abbiamo bisogno del miglior Gudmundsson. E oggi abbiamo perso anche un cambio”.
Sul secondo gol e la mancata copertura: “Si fa con il lavoro. Stiamo cercando di trovare soluzioni a noi più congeniali, a gennaio sono arrivati calciatori nuovi e bisogna inserirli. E dipenderà da me, in primis. Sulla situazione di palla inattiva è una disattenzione: dietro doveva esserci un uomo in più, che so io chi è. Ci penserò io a rimettere a posto”.
Su eventuali preoccupazioni: “Se si vuole vedere il bicchiere mezzo vuoto ci si può anche preoccupare. Io cerco di essere equilibrato, prendendo sia il negativo che il positivo. Non bisogna fare drammi quando perdi, così senza esaltarsi nelle vittorie. Certe giornate possono accadere, io la classifica non la guardo”.