Calcionews24
·26 settembre 2024
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Edoardo Bove, centrocampista della Fiorentina, ha parlato al Corriere dello Sport del suo addio alla Roma.
PERCHE’ LA FIORENTINA – «La definisco scelta di cuore, perché nasce dal progetto che mi hanno proposto i dirigenti viola e dal calore che ho sentito nel presentarmelo che mi ha invogliato subito a dire sì. In più, i fiorentini mi hanno immediatamente fatto sentire a casa ed è una cosa per nulla secondaria per uno come per che per la prima volta si allontanava da Roma».
PUNTO DI PARTENZA O DI ARRIVO? – «Semplicemente il posto giusto per crescere e per affermarmi in un ambiente in cui c’è tutto: la struttura societaria, il centro sportivo incredibilmente meraviglioso ed immenso che non ho avuto ancora modo di visitare tutto, un gruppo-squadra di ottimo livello, i tifosi. Faccio un esempio: al Viola Park tutti mangiamo insieme in un padiglione centrale, ragazzi del vivaio compresi, e io che so che cosa significa crescere nel settore giovanile ritengo sia un motivo d’orgoglio. Il presidente Commisso mi ha accolto benissimo trasmettendomi affetto e fiducia. Adesso sta solo a me».
MOURINHO – «Mourinho è stato l’allenatore che mi ha lanciato e valorizzato, è difficile anche solo descrivere a parole quanto sia stato importante per me. Mi ha dato la possibilità di entrare nel calcio dei grandi, ha creduto in me e nelle mie qualità. Non posso che ringraziarlo».
PARAGONE CON CATALDI – «Sì, è una cosa curiosa e viene spesso messa giustamente in evidenza, perché alle persone interessa capire che cosa sia successo. I nostri percorsi, vuoi o non vuoi, sono stati simili e sono stati poi interrotti: entrambi, però, abbiamo lasciato qualcosa nei rispettivi club in cui siamo cresciuti. E qui a Firenze con Danilo mi trovo molto bene non soltanto in campo: è un ragazzo fantastico».