Calcio Femminile Italiano
·24 maggio 2025
Finale Women’s Champions League: le osservate speciali

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La finale di UEFA Women’s Champions League si giocherà sabato a Lisbona. In questo approfondimento sulla finale, ci soffermiamo su quattro giocatrici che potrebbero fare la differenza nell’atto conclusivo della massima competizione europea femminile per club.
Aitana Bonmatí (Barcelona)
Essendo la giocatrice che ha raccolto più premi individuali negli ultimi due anni, è difficile non pensare subito ad Aitana come colei che potrebbe fare la differenza nella finale. Ha già segnato ed è stata nominata Player of the Match in due finali (contro il Chelsea nel 2021 e contro il Lyon nel 2024) ed è stata determinante nella vittoria in rimonta del Barcelona contro il Wolfsburg nel secondo tempo della finale del 2023.
Oltre al fiuto per il gol, Aitana è una specialista degli assist avendone fatto quattro in questa edizione dove è in vetta alla classifica degli assist insieme alla compagna di squadra Patri Guijarro.
Aitana e Alexia Putellas si sono aggiudicate i premi più importanti negli ultimi tempi, ma anche l’attaccante norvegese Graham Hansen avrebbe meritato di riceverne qualcuno. L’esterno norvegese ha partecipato a tutti e tre i trionfi del Barcelona in Champions League, e in questa stagione ha ritrovato il feeling con una sua vecchia compagna del Wolfsburg: Ewa Pajor. Graham Hansen è dotata di tecnica, velocità, eleganza e carattere, qualità che le hanno permesso di emergere anche in una squadra ricca di stelle come il Barcelona.
Per difendersi dagli attacchi letali del Barcelona sulle corsie esterne, l’Arsenal potrebbe affidarsi alla terzina destra americana Fox. Arrivata a Londra nel gennaio 2024, sin dal suo arrivo è stata una protagonista assoluta delle Gunners in Champions League. Fox ha collezionato la sua 50esima presenza con l’Arsenal nella sensazionale vittoria in casa del Lyon che è valsa la qualificazione alla finale di Lisbona, ed è considerata tra i migliori e completi terzini destri del mondo, grazie alla sua bravura sia in fase difensiva che offensiva.
Nell’agosto 2006, a soli 16 anni ha fatto il suo esordio in Europa nella sconfitta dell’Hibernian per 4-1 contro l’Espanyol. Quasi 19 anni dopo, quella stessa giocatrice si appresta a guidare la sua squadra contro un altro club di Barcellona, quando l’Arsenal giocherà la sua prima finale che manca proprio dalla stagione 2006/07. Tra le prime dieci marcatrici di tutti i tempi di questa competizione, Little si è trasferita da Edimburgo a Londra nel 2008 e da allora è stata per la maggior parte del tempo all’Arsenal. Decisiva nel successo contro il Lyon in semifinale, la centrocampista è alla sua prima finale nella 13ª stagione in una competizione UEFA per club.
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