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·23 settembre 2024

FIGC, depositato il ricorso al TAR contro la sanzione dell'Antitrust da oltre 4 milioni

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È stato formalmente depositato al Tar del Lazio il ricorso amministrativo con il quale la FIGC contesta la delibera con la quale l’Antitrust a inizio luglio scorso l’ha sanzionata con oltre 4 milioni di euro accusandola di avere abusato della propria posizione dominante nel mercato dell’organizzazione di competizioni calcistiche giovanili a carattere agonistico.

E tutto ciò, al fine di escludere gli Enti di Promozione Sportiva e limitare la loro attività nel settore delle competizioni calcistiche amatoriali. L’impugnativa, affidato alla competenza della prima sezione del tribunale amministrativo, è in attesa della fissazione dell’udienza collegiale in camera di consiglio.


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Con la delibera contestata, l’Autorità ha accertato che la FIGC, almeno a partire dal 1° luglio 2015, avrebbe attuato una complessa strategia escludente per rafforzare la propria posizione dominante nell’organizzazione di competizioni calcistiche giovanili a carattere agonistico e per estenderla anche al mercato dell’attività ludico-amatoriale, in cui opera in concorrenza con gli Enti di Promozione Sportiva (EPS).

«La strategia abusiva si è realizzata innanzitutto attraverso la mancata stipula, da parte della FIGC – si legge nella nota della stessa Antitrust –, delle convenzioni richieste dal Regolamento Eps del Coni (2014) per lo svolgimento dell’attività agonistica e in secondo luogo la FIGC ha usato in modo strumentale il proprio potere regolatorio, considerando illegittimamente come agonistica l’attività amatoriale svolta dagli Enti di Promozione Sportiva con atleti compresi tra i 12 e i 17 anni, imponendo anche per gli atleti fino ai 12 anni (per definizione non rientranti nell’attività agonistica) il convenzionamento tra la Federazione e gli Eps e la pre-autorizzazione dell’evento».

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