Calcio e Finanza
·19 luglio 2025
Ferraris, il piano di Comune e club: ristrutturazione da 150 milioni con i fondi del Credito Sportivo

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·19 luglio 2025
Nella giornata di ieri, il Comune di Genova, guidato dalla sindaca Silvia Salis, ha ospitato i commissari di FIGC e UEFA per discutere del futuro dello stadio Ferraris in vista degli Europei 2032 che l’Italia dovrà co-organizzare con la Turchia. All’incontro erano presenti anche Genoa e Sampdoria, rappresentata dal patron e presidente Matteo Manfredi, che hanno condiviso in totale accordo il nuovo piano dell’amministrazione sull’impianto.
Come riporta l’edizione odierna del La Repubblica-Genova, ribadita la necessità che il Ferraris debba rimanere di proprietà del Comune, come promesso e annunciato in campagna elettorale dalla sindaca Salis, il Comune ha condiviso con i due club il progetto di ristrutturazione ideato per lo stadio con l’obiettivo primario di dare alla città un impianto più moderno possibile e che rispetti i criteri UEFA per poter essere eleggibile a una delle cinque sedi italiane per EURO 2032.
Intanto, servono finanziamenti, e in questa ottica da Palazzo Tursi ecco la proposta di utilizzare le risorse economiche messe a disposizione del Credito Sportivo. Una pista che negli anni scorsi era stata scartata visto che la precedente amministrazione valutava la vendita dell’impianto ai privati. La pensa diversamente l’attuale giunta guidata dalla Salis.
Anche sul fronte progettuale si torna a un’idea già nota: accantonata la proposta dello Studio Boeri, promossa da Cds Holding, riprende quota il concept dell’architetto colombiano Hembert Penaranda, allievo di Renzo Piano e fondatore di Officina Architetti, con sedi a Genova e Milano. La stima è di circa 150 milioni di euro per ristrutturare il Ferraris e candidarlo tra gli impianti destinati a ospitare alcune partite degli Europei del 2032.
Il tema è stato al centro dell’incontro con i rappresentanti della UEFA, presenti Michele Uva (delegato UEFA), i rappresentanti della FIGC Giovanni Spitaleri e Matteo Galdelli, funzionari comunali delle direzioni Sport e Urbanistica, i vertici di Genoa e Sampdoria, e il presidente del Consorzio Stadium Beppe Costa. La sindaca Salis ha spiegato: «Comune di Genova, Genoa e Sampdoria vogliono correre per questa gara molto difficile e ambiziosa. L’obiettivo è lasciare a Genova uno stadio all’altezza delle grandi competizioni sportive e dei grandi eventi, funzionante sette giorni su sette».
Per la candidatura, servono risposte a ben 130 criteri indicati dalla UEFA, più stringenti rispetto a quelli di tre anni fa. Il Comune presenterà ufficialmente la candidatura entro il 10 settembre, mentre il progetto definitivo dovrà essere consegnato entro il 31 luglio 2026, con requisiti strutturali ed economici compatibili con gli standard UEFA. Molti dei requisiti richiesti non riguardano solo lo stadio, ma anche aspetti legati ad accessibilità, trasporti e logistica. «Attendiamo il dossier e ci muoveremo di conseguenza», è stata la conclusione condivisa al termine dell’incontro da parte dei commissari di FIGC e UEFA.
Genoa e Sampdoria hanno confermato il loro supporto al piano con una nota congiunta pubblicata nella giornata di ieri sui rispettivi siti ufficiali: «Si tratta di un percorso ambizioso e sfidante, ma necessario. Il rinnovamento dell’impianto sarà comunque un passaggio fondamentale per dotare la città di una struttura moderna».