Calcio e Finanza
·11 luglio 2025
Feralpi, pronto il trasloco a Brescia: i nodi tra logo e nome della squadra

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·11 luglio 2025
Il conto alla rovescia per la nascita del “nuovo” Brescia è ormai agli sgoccioli. Dopo settimane di trattative, incontri e scadenze formali, la prossima settimana segnerà l’inizio di un nuovo ciclo per il calcio nella città della Leonessa, con Giuseppe Pasini protagonista assoluto di un’operazione che ha il sapore della rinascita.
Domani, come riportato da Il Giorno, l’assemblea dei soci della FeralpiSalò sancirà un passaggio fondamentale: il via libera al trasferimento in città e al cambio di denominazione, con l’obiettivo dichiarato di riportare “Brescia” nel nome della squadra, affiancato da una sigla ancora da definire (US, SSC o altro).
Il club, che passerà ufficialmente da Salò a Brescia, ha già compiuto il primo passo decisivo: entro il termine fissato alle 12 di ieri, la FeralpiSalò srl è stata l’unica a presentare al Comune di Brescia la manifestazione d’interesse per l’uso esclusivo dello Stadio Rigamonti, impianto che diventerà la nuova casa dei biancazzurri nella stagione 2025/26. Come previsto dall’avviso pubblico, in assenza di ulteriori candidature, l’assegnazione avverrà direttamente. La società ha confermato l’accordo, parlando esplicitamente di «uso esclusivo».
Resta l’incognita del ricorso al TAR presentato da Massimo Cellino, il quale sostiene di aver rispettato almeno in parte gli obblighi finanziari entro il termine del 30 giugno. Tuttavia, il percorso tracciato da Pasini sembra solido, supportato da una sinergia istituzionale con la Loggia e da un crescente interesse dell’imprenditoria locale.
Proprio in queste ore, Pasini sta intensificando i colloqui con i principali imprenditori bresciani per costruire una squadra anche a livello societario, capace di garantire ambizione e solidità economica in vista del prossimo campionato di Serie C. A2A e Dac – scrive l’edizione bresciana de Il Corriere della Sera – hanno già confermato il loro sostegno, mentre si fanno insistenti i nomi di Daniele Scuola, Ettore Prandini, Aldo Bonomi, Cavagna Group e il gruppo Bonera come possibili partner. Un asse economico che guarda al futuro con entusiasmo.
Non mancano, però, alcuni nodi da sciogliere. Primo fra tutti, quello della sede sportiva: se il quartier generale verrà spostato allo stadio Rigamonti, la squadra continuerà presumibilmente ad allenarsi a Salò, dove restano in vigore obblighi derivanti dalla convenzione con l’amministrazione comunale siglata nel 2017 e valida fino al 2027. Il sindaco di Salò, Francesco Cagnini, ha ricordato che la FeralpiSalò ha ancora responsabilità nella gestione degli impianti, anche a favore delle società dilettantistiche locali. Una transizione simile a quella vissuta nel 2009 con il trasferimento da Lonato a Salò, che all’epoca avvenne senza attriti.
Altro tema delicato è quello legato al marchio e al logo. Pasini vorrebbe utilizzare un simbolo storico del Brescia, ma problemi legali legati ai precedenti sodalizi (da Corioni a Cellino) potrebbero rendere necessario l’uso di una maglia “transitoria”, senza la celebre “V” bianca, almeno nell’immediato. Una scelta che riporta alla mente le divise degli anni ’80, ma che ha già ricevuto l’approvazione del tifo organizzato, rassicurato sulla direzione presa.
L’ultima scadenza tecnica è fissata per martedì 15 luglio, termine ultimo per presentare alla FIGC la domanda di cambio sede e denominazione. Superata anche questa formalità, il nuovo club potrà nascere ufficialmente, con la presentazione programmata per giovedì 17 luglio a Palazzo Loggia. Una data simbolica, la stessa in cui nel 2011 nacque il “nuovo” Brescia dopo l’uscita di scena di Gino Corioni. Stavolta, l’obiettivo è chiaro: riportare in alto il calcio bresciano, partendo dalle sue radici e con ambizioni da protagonista.