Fedele al Calcio – Ascoli, bisogna credere nel talento di D’Uffizi | OneFootball

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·29 febbraio 2024

Fedele al Calcio – Ascoli, bisogna credere nel talento di D’Uffizi

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Arrivato in estate dalla Viterbese, Simone D’Uffizi è approdato in quel di Ascoli in punta di piedi, accompagnato da quella forma di piacevole curiosità che caratterizza talenti di questo tipo: estrosi, ancora non totalmente sbocciati, in cerca di stabilità.

Dopo alcuni mesi di apprendistato, dove le difficoltà del club non contribuivano a lanciare il classe 2004, il nuovo anno ha poco a poco scongelato il timore e portato Fabrizio Castori, nel frattempo subentrato in panchina, a credere sempre maggiormente nelle gesta del prodotto del settore giovanile della Lodigiani, che nella sua breve carriera ha già conosciuto le fatiche della scalata, essendo partito dalla Serie D per arrivare in cadetteria.


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Squadra più reattiva che propositiva, il Picchio e il suo calcio dalla spiccata prevalenza della componente atletica su quella tecnica ha tratto – per meglio dire sta traendo – notevoli benefici dal talento di questa duttile seconda punta tanto dinamica quanto qualitativa. Giocatore rapido, febbrile palla al piede, difficile da ostacolare soprattutto nei primi passi, e in possesso di quella luce che in un fazzoletto può generare qualcosa di abbagliante. Molto abile nel dribbling e coraggioso in termini di scelte, D’Uffizi – nello scacchiere dei bianconeri – è una carta che a partita in corso l’allenatore sta utilizzando oramai costantemente, dopo tanta panchina e ingressi con il contagocce.

Un processo che non ha ancora portato D’Uffizi alla regolare titolarità (è partito dal primo minuto una sola volta in stagione), ma la percezione è che la fiducia riposta in questo ragazzo sia sempre maggiore, riconoscimento dettato dalle risposte costantemente positive date dal diretto interessato quando chiamato in causa, in virtù di un’elettricità difficile riscontrabile negli altri calciatori offensivi dell’organico. Non mancano, ovviamente, i margini di miglioramento, che sono ampi e diversi: dall’incisività in zona di rifinitura (la sensazione di pericolosità generata dal suo calcio non è stata ancora confermata dal fatturato, dato che D’Uffizi ha finora messo a referto appena un assist), così come una continuità dentro la partita che a tratti ancora manca e che – mescolata all’indiscutibile classe – potrebbe davvero agevolargli un ulteriore step in avanti. L’Ascoli, ad ogni modo, potrebbe aver puntato sul giocatore giusto per sperare, nel prossimo futuro, di avere un talento in casa da esaltare.

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