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·14 aprile 2025
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Il caso calcioscommesse continua ad arricchirsi di dettagli che raccontano un quadro sempre più complesso, fatto di debiti, pressioni e situazioni al limite.
Nicolò Fagioli, già coinvolto nell'inchiesta sulle scommesse illegali, è al centro di nuove indiscrezioni emerse nelle ultime ore e riportate da La Gazzetta dello Sport e da Il Corriere della Sera.
Il centrocampista, come scritto dalla rosea, ha preso in prestito 587 mila euro da 31 persone portando avanti una compravendita di Rolex a prezzi bassi, da rivendere con profitto. Fagioli convinceva i compagni con proposte allettanti, come ad esempio, a Nicolò Armini, scriveva: “Un compagno vuole un Rolex, non può pagare in contanti. Anticipi i soldi, lui aggiunge una somma”. A Boloca e Volpatto: “L’ho fatto con Turati, abbiamo guadagnato con un bonifico”.
Gazzetta riporta anche che Fagioli nominava Morata: “Trovo Rolex a poco tramite Alvaro, poi lui li ricompra”, con lo spagnolo che nell'inchiesta risulta come procacciatore di orologi. Fagioli faticava a restituire i prestiti, come mostrano i messaggi. Russo lo pressava: “Quasi un anno ormai”. Okoli, duro: “Aspetto lunedì, poi basta. Dicevi che servivano a tuo padre, ti ho dato tutto subito”. Nicolò rimandava, giustificandosi. Per Marco Sartori, ha chiesto a De Giacomo, indagato chiave, di intervenire. Questi ha scritto: “Ciao Marco, sono amico di Nico. Risolviamo, ma con correttezza. Ha sbagliato, vuole rimediare”.
Tra insulti e testi confusi, Andrea Ferrari, amico di Fagioli, gli dà un consiglio vero: dopo un finto bonifico da 10 mila euro (revocato) per placare i creditori, gli scrive: “Curati, è meglio”.
“Ti faccio smettere, ti mando a fare il muratore, ti tolgo pure la penna per firmare contratti”. Le minacce a Nicolò Fagioli, riportate oggi dal Corriere della Sera, arrivano da Nelly, figura enigmatica con una sim registrata a un cittadino svizzero, di cui nessuno sembra conoscere l’identità. Queste parole confermano le pressioni su Nicolò, già emerse dalle sue vecchie dichiarazioni e dalla frenesia con cui cercava prestiti da amici e compagni, consapevole di essere finito in una situazione più grande di lui.
“Pensi di fregarmi?”, lo incalzava Nelly. Fagioli tentava di calmarlo: “Ho fatto un errore più grande del mio stipendio… ho chiesto aiuto per pagarti”. Il Corriere stima il suo debito in un milione e mezzo di euro, una cifra capace di travolgergli carriera e vita, intrappolandolo in un vortice di pensieri e contraddizioni. In alcune chat (aprile 2023) Nicolò reagiva con rabbia: “Vuoi fare il duro? Faccio sparare questi”. Ma poi, come rendendosi conto della gravità, cambiava tono. A Marco, identificato dagli inquirenti come il figlio di Bruno Giordano, scriveva: “Con questi non si scherza, se coinvolgi altri è peggio”.
La tensione cresceva, i debiti pure. Fagioli confessava di essersi rivolto a persone sbagliate: “Dovevo restituire il 7% al mese, 140 mila euro”. Da settembre 2022 Nicolò iniziava a chiedere soldi a compagni ed ex compagni, senza rivelare i guai, ma proponendo affari come quello citato sopra dei Rolex. Ma quando i soldi non tornavano, partivano proteste e pressioni. Nicolò, disperato, scriveva: “Voglio chiudere tutto, andare al campo tranquillo, essere un vero calciatore”.
📸 Gabriele Maltinti - 2025 Getty Images