Calcionews24
·13 dicembre 2024
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Le parole di Paulo Fonseca al termine di Milan-Stella Rossa hanno fatto ancora più rumore del merito del risultato, un 2-1 ottenuto in extremis. Su La Gazzetta dello Sport le commenta Fabio Capello, che al Milan ha vinto tanto ma ha anche attraversato momenti difficili e sa cosa ci voglia in questi casi.
L’INTERROGATIVO PRINCIPALE – «Sono i giocatori che non seguono Fonseca, giocando solo le partite che ritengono importanti come la trasferta del Bernabeu contro il Real Madrid, o ci sono delle situazioni tattiche non condivise? Nel primo caso dovrebbe intervenire la società e far sentire il proprio appoggio all’allenatore portoghese. Nel secondo, servirebbe una mediazione da parte di un leader della squadra, e che anche in quel caso si schieri dalla parte del tecnico trascinando il resto dello spogliatoio dalla loro parte. Il mio dubbio è questo. La mia certezza è che siano tutti in discussione».É SUCCESSO ANCHE A LUI – «Sì. Specialmente quando sono tornato al Milan nella stagione 97-98: la squadra non era stata costruita da me e soprattutto non vedevo lo spirito giusto».THEO HERNANDEZ – «Al Milan succedono cose mai viste. Può essere che l’esterno sinistro francese abbia problemi extra-calcio, è in un momento così. Se invece fosse un capriccio sarebbe diverso. Ma la certezza è che non è lo stesso Theo dello scorso anno».COME SI SUPERA LA SFURIATA – «Correndo e aiutandosi tutti a vicenda. Tutti sono in discussione, e la partita contro i rossoblù varrà come test per tutti».
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