Fabiani a LSC: «Fazzini alla Lazio? E’ un giocatore che accostano sempre ma vi spiego come stanno realmente le cose» | OneFootball

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·31 dicembre 2024

Fabiani a LSC: «Fazzini alla Lazio? E’ un giocatore che accostano sempre ma vi spiego come stanno realmente le cose»

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Fabiani, il dirigente biancoceleste fa il punto della situazione del club focalizzando la sua attenzione in modo particolare sul mercato

Ai microfoni di LSC ha parlato il dirigente della Lazio Fabiani, il quale a poche ore dalla fine del 2024 ha rilasciato alcune considerazioni su diversi temi tra cui il calciomercato biancoceleste e su Fazzini

ZACCAGNI – Zaccagni? Se Baroni ha ritenuto di concerto con la società di dargli la fascia di capitano vuol dire che è un ragazzo maturo, serio, che ha sposato il nostro progetto. Questo lo dice la sua storia. La partita che mi ha dato più gioia è stata la sconfitta con l’Inter. Ho visto lo stadio e i tifosi applaudirci a fine partita. Questo è sintomo di grande fiducia che questi ragazzi stanno riscuotendo. Si inizia a intravedere una mentalità vincente. Poi ci sono partite che nascono male e che si perdono, tra noi e l’Inter non ci sono tutti questi gol di differenza. Mi è rimasto impresso quello che è accaduto nel post partita, il tributo ai calciatori, da qui dobbiamo cogliere gli aspetti positivi.


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SCELTE – Le scelte che abbiamo fatto sono state condivise anche con alcuni dello spogliatoio, tra cui Zaccagni. Ci sono sempre confronti giornalieri, c’è una condivisione su tutto. Nulla di nuovo, siamo abituati a lavorare di squadra e a prendere consigli da tutti. Tra presidente, dirigenza, staff tecnico e giocatori ci sono sempre confronti. Il segreto è questo. Questi ragazzi stanno maturando, hanno la consapevolezza dei propri mezzi. Sta emergendo la volontà, lo spirito, la voglia di conseguire il risultato di partita in partita. Un grande plauso va fatto a loro, a Baroni che si è calato in questa realtà e non era facile. L’ha fatto con grande umiltà e i ragazzi stanno rispondendo sul campo

SETTORE GIOVANILE – Siamo presenti a livello anche di settore giovanile, da qualche anno a questa parte stiamo ottenendo dei buoni risultati. Il lavoro è appena agli inizi. Per migliorarci ancora di più il presidente Lotito sta costruendo l’Academy a Formello. Nel futuro ci sarà un ulteriore impulso positivo. Ne approfitto anche intanto faccio gli auguri a mister Sanderra perché ha subito un intervento, gli auguriamo una pronta guarigione e lo aspettiamo qui al suo posto. La società vuole crescere in tutte le sue sfaccettature. Avere squadre che si allenano su più campi può essere dispersivo. Per questo il patron ha deciso di fare un nuovo investimento con nuove infrastrutture, che sono fondamentali. Noi su questo dobbiamo recuperare un po’ di terreno perduto. Credo che il prossimo futuro sia dalla parte della Lazio e del settore giovanile. La famiglia Lotito ci tiene tantissimo. La Women? Quest’anno purtroppo potevamo avere qualche punto in più per stare in una zona più tranquilla. Ma dal punto di vista del gioco, dell’applicazione e della presenza di questa squadra, in un campionato difficile come la Serie A, si stanno facendo valere. Credo che il girone di ritorno, con un pizzico di fortuna in più, si può fare bene. Va dato atto per questo allo staff

STAGIONE LAZIO – Sorpreso dalla Lazio fin qui? Non mi soffermo sui numeri. Penso a quello che dovrà accadere la prossima partita, io vivo giorno dopo giorno. Non ho tempo per gioire o soffrire per il passato. Quello che mi fa piacere è la mentalità vincente che stiamo acquisendo, fa la differenza. Siamo all’inizio di un percorso, siamo ripartiti da zero, per un programma triennale, siamo al 40/50%. Cullarci su quello che abbiamo fatto sarebbe un errore madornale. Dobbiamo dare sempre impulso a quelle che sono le nostre idee. Negli anni complessivi la Lazio ha fatto bene, chi ha operato ha fatto un ottimo lavoro. Ma io non mi accontento mai, voglio sempre di più come tutta la società. Questa mentalità deve essere recepita e portata in campo. Il risultato è fondamentale, ma quello che conta è la crescita mentale giorno dopo giorno che deve far parte di una struttura, di uno spogliatoio, anche del mondo Lazio di tutti quanti. Ho visto una crescita anche dei tifosi. Mi rimarrà impresso a vita il tributo dello Stadio Olimpico ai propri giocatori a Lazio – Inter. Questa mentalità ci deve essere sempre, negli anni

RIFAREI TUTTO – Io rifarei e accetterei tutto, comprese le critiche costruttive che ci aiutano a crescere. Noi non siamo esenti da errori di valutazioni, ma con la nostra mentalità passano in secondo piano. Vorrei ricordare i tantissimi tifosi alla stazione Termini per quando siamo andati a Napoli. Mi auguro poi che venga meno questo fatto di vietare le trasferte, perché non va bene. Ci sono stati dei momenti che hanno segnato un punto d’incontro tra l’ambiente e la società tutti, compresi i magazzinieri e i cuochi. Certi risultati non vengono a caso, ma anche soprattutto a chi sta dietro le quinte che sono determinanti e fondamentali per la crescita dei risultati, della società e degli obiettivi. In questo momento poi rivolgiamo un pensiero ai genitori di Flavio e Francesco, alla famiglia di Eriksson e di Mihajlovic. Sono tutte persone che rimarranno in eterno nel cuore dei tifosi laziali. Non possiamo dimenticare chi ha fatto la storia, chi ha sofferto per la Lazio. Mandiamo un abbraccio a tutti. Da lassù ora loro ci guardano e ci guidano verso alti orizzonti

ALLENAMENTO APERTO AL PUBBLICO – Abbiamo attivato tutte le procedure, pensiamo che nei prossimi giorni riusciremo a fare un allenamento al Fersini aperto al pubblico. Dobbiamo chiedere tutti i permessi necessari, ma non credo ci saranno problemi. La società tutta vuole stare vicino al mondo Lazio, che sta dando qualcosa di straordinario a questo club. Tutto ciò ci dà una grande forza e una grande spinta. Fazzini? È un ottimo giocatore, i nostri scout lo hanno monitorato. Lo conosciamo, come tanti altri. Il mercato non lo fanno i social, ma una serie di convergenze tra le persone preposte. Quando abbiamo preso Dele-Bashiru, fosse stato solo per me difficilmente sarebbe arrivato. Ma poi con Bianchi, con le valutazioni dell’area scouting, con l’idea di Baroni e con l’osservazione del presidente Lotito abbiamo capito che era un rischio che potevamo correre. Questo ragazzo oggi ci sta dando risposte sul campo, come lui anche Tchaouna e tutti gli altri. A me piace condividere le cose con tutti e confrontarmi. La mia teoria e il mio modus operandi è esattamente questo

CALCIOMERCATO/FAZZINI – Innesto a centrocampo? Fazzini è un ottimo giocatore, ce lo stanno mettendo in tutte le salse ora. Se c’è l’ opportunità, la società non si tira indietro. Ma ci sono altri profili che stiamo visionando e su cui stiamo facendo delle riflessioni. Qualcosa sicuramente faremo. Il mercato di gennaio da sempre si chiama ‘di riparazione’. Al netto di qualche piccolo disturbo che abbiamo avuto per infortuni o altro, c’ è poco da riparare. Ma se vediamo che possiamo migliorare, lo dobbiamo fare. Non è un promessa ai tifosi, è una linea editoriale che ha la società. Non c’è alcun impedimento. Non faremo operazione per compiacimento, ma solo cose funzionali per il nostro progetto, altrimenti andiamo fuori dagli schemi che ci siamo prefissati. Il mercato alla Lazio non lo fanno i social, i procuratori, ma gli operatori preposti al settore nella più totale condivisione all’interno del mondo Lazio. Questo modus operandi sta dando grandi soddisfazioni e consensi, non possiamo allontanarci da questo modo di fare. Basta poco per rovinare il giocattolo, incrinare i rapporti nello spogliatoio. Fazzini si o Fazzini no, vediamo. Di giocatori bravi e interessanti ce ne sono tanti altri. Però odio, a titolo personale, le forzature. Inflazionare un nome, a volte, non è positivo. Alla Lazio bisogna entrare in punta di piedi come hanno fatto gli altri, per poi farli sentire in una comfort zone che si sono creati. Prenderemo giocatori funzionali e condivisi da tutti quanti. Prima di Natale ci è venuto a trovare Milinkovic, che stava nell’ufficio con i magazzinieri a prendersi un caffé. I giocatori di cui parlo sono quelli, che hanno quella mentalità. Fino a quando farò a parte di questa società, sarà così

VOTO LAZIO 2024 – Voto al 2024 del Lazio? Lo darò a fine stagione. Infortunio di Vecino? Non è toccato solo alla Lazio, fanno parte del gioco. Da questo punto di vista Baroni è stato un fuoriclasse a gestire e camuffare questi problemi. Merito a lui che non ha fatto trasparire nulla, non si è mai attaccato a queste cose. Col senno di poi, laddove tutto è migliorabile, si può anche dire che la società ha sbagliato qualcosa. Ma fa parte del gioco, ci metterei la firma a fare un errore su 13/14 elementi nuovi. Non parlerei di errori però, ci sono giocatori che si inseriscono immediatamente e altri di meno. Ricordo per esempio la carriera di Milinkovic alla Lazio. Li vogliamo chiamare giocatori tardivi? Tutti quelli che sono stati chiamati a dare il loro apporto, anche in Europa e in Coppa Italia, hanno fatto bene. Dobbiamo avere pazienza

GILA – Se Gila può cedere al fascino del Real Madrid? La Lazio ha già tanto fascino. Lui ha ancora qualche anno di contratto con noi, è stata brava la società ad acquistarlo quando non era nessuno. Col tempo si è guadagnato la stima di tutto l’ambiente e dei tecnici che lo hanno allenato. Cessioni? Questo è il limite del nostro presidente, lui è restio a mandare via i nostri giocatori, crea un rapporto di empatia con loro. Anche se arriva qualche proposta, lui difficilmente è disposto a cedere. Non è colpa mia. È difficile convincere Lotito a liberarsi di qualcuno. I rinnovi di Pedro e Vecino sono un problema? No, chi è in scadenza spesso dà il doppio o il triplo sul campo. Questa società non ha mai scaricato nessuno, abbiamo sempre parlato con chi voleva andare via. Un contro è lavorare con Milinkovic, con l’Immobile dei tempi migliori, e un conto è farlo senza. C’è stata una scelta anche un po’ d’incoscienza, di coraggio da parte della società di fare alcune mosse in estate. Sono rischi calcolati. Il calcio purtroppo ha un inizio e una fine, alcuni di loro hanno preferito fare altre valutazioni e la società li ha accontentati

CASTROVILLI – Castrovilli? È un giocatore che abbiamo preso quest’anno con un anno di contratto. Sapevamo dei suoi problemi, anche se i fastidi di operazioni passate non hanno mai dato problemi. Quando è stato chiamato in campo ha fatto la sua parte, poteva fare molto molto di più. Ma è anche vero che non ha minutaggio nelle gambe, e togliere minuti a Rovella, Guendouzi, Dele-Bashiru non è facile. Allo stesso tempo non è semplice trovare un giocatore che possa pareggiare il loro rendimento. L’asticella oggi si è leggermente alzata. Mi piacerebbe che la Lazio si muovesse come fanno il Feyenoord e del Celtic. C’è un programma che va da zero a tre anni, siamo solo all’inizio. Ringraziamo tutti per quello che stiamo facendo. Stiamo andando bene, ora dobbiamo continuare. Le idee sono abbastanza chiare

NUOVI GIOCATORI – La crescita dei giocatori arrivati l’anno scorso? Da qualcuno mi sarei aspettato un miglioramento un po’ più sostanziale. C’è chi cresce in fretta e chi ha bisogno di più tempo. Tutti gli investimenti fatti avranno una loro logicità e un buon fine. Come società siamo soddisfatti un po’ di tutti. Scuse dai tifosi? Le odio, perché era legittimo, normale. Non si può conoscere tutto di tutti, sono anni che sto nel mondo del calcio. A me non piace apparirmi o autocelebrarmi. Questo ha indotto i tifosi a dubitare di me, non si sentivano sicuri soprattutto dopo Sarri e Tudor. Io con molta umiltà ho accettato tutto perché erano critiche costruttive che facevano il bene della Lazio. Nessuna scusa, questo è un gioco, è uno sport. Semmai io dovrei chiedere scusa a qualcuno di loro perché sono stato magari poco presente in virtù del ruolo che ricopro. È giusto a volte essere critici. Per me la grande vittoria è vedere l’ambiente tutto unito. Siamo ripartiti. Nelle ultime cinque partite con questa mentalità abbiamo fatto tanti punti, e non è mica facile. Il post partita di Lazio – Inter è stata la cosa più bella da quando sono qui. Mi prenderete per pazzo, ma quegli atteggiamenti hanno un significato di grande maturità. Il presidente Lotito ci ha dato l’ok per aprire Formello ai tifosi, con tutti i paletti e le sicurezze del caso. C’è la voglia di fare un percorso insieme. È più quella la soddisfazione che vincere una partita

AUGURIO – Faccio gli auguri a tutto il mondo Lazio, anche a chi oggi purtroppo versa in condizioni meno buone delle nostre, che soffrono per un qualcosa. Un grosso abbraccio a tutti. La Lazio non è una sola persona, ma è composta da tanti elementi. Mando un grosso abbraccio, che sia un buon fine anno e auguro di iniziare nel miglior modo possibile il 2025

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