Calcio e Finanza
·1 giugno 2023
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Quasi 150’ di gioco, 40 falli e il record di ammoniti: la sfida tra Roma e Siviglia nella finale di Europa League è stata una gara dura e spigolosa, finita anche tra le polemiche dei giallorossi nei confronti dell’arbitro inglese Anthony Taylor.
Un match che si porta dietro, tuttavia, alcuni record. A partire da quello dei calciatori ammoniti: alla fine sono stati infatti 13 i giocatori che hanno ricevuto un cartellino giallo (più il tecnico giallorosso Josè Mourinho), superando il precedente primato di 12 che apparteneva alla finale di Champions League tra Atletico Madrid e Real Madrid del 2014.
Tanti falli (saranno 40 alla fine) e 12 sostituzioni complessive hanno portato anche a tempi di recupero extra-large: complessivamente infatti il recupero tra regolamentari e supplementari è durato 26’34”, di cui ben 11’25” soltanto alla fine del secondo tempo supplementare.
Secondo i dati ufficiali della UEFA, quindi, la sfida tra Roma e Siviglia è durata 146 minuti e 34 secondi, numeri da record che superano ad esempio anche la recente finale della Coppa del Mondo in Qatar tra Argentina e Francia, durata 139’.
Tuttavia, il dato del tempo effettivo è stato relativamente basso: secondo la UEFA infatti il tempo con il pallone in gioco è stato complessivamente pari a 70 minuti e 6 secondi, pari a circa il 48% del minutaggio totale della partita. In particolare, nei tempi regolamentari il tempo effettivo è stato pari a 51’42 (su 103’08” di cronometro), mentre nei supplementari ci si è fermati a 18’24” (su 43’26” di cronometro).