Calcio e Finanza
·3 marzo 2025
EURO 2032, Marchetti (UEFA): «L'Italia dovrà presentare la lista degli stadi entro il 2027»
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·3 marzo 2025
Giorgio Marchetti, vice segretario della UEFA, è intervenuto quest’oggi alla trasmissione radiofonica “La Politica nel pallone”, arrivata alla sua 752esima puntata, su Radio Rai Gr Parlamento e condotta da Emilio Mancuso.
La Champions League si appresta ad affrontare gli ottavi di finale dopo il cambio di format che abbiamo visto questa stagione con una fase campionato al posto dei gironi e i playoff-spareggio per centrare il passaggio alla fase a eliminazione diretta fra le squadre classificatesi dal nono al 24esimo.
«Il nuovo format della Champions League ha permesso di raggiungere gli obiettivi di rendere la competizione più vivace e interessante fino alla fine – ha sottolineato Marchetti –. Le aspettative sono state rispettate in pieno. L’ultima giornata è stata straordinaria, solo due partite non avevano significato per la partita, mentre le altre mettevano tutte in palio qualcosa. C’è entusiasmo. Il format si confà ancora di più alle esigenze di rendere questa competizione il più attraente possibile, senza lasciare fuori nessuno e dando la possibilità a chi eccelle nel proprio paese di confrontarsi con le grandi forze del calcio europeo».
«C’è grande incertezza su chi può arrivare fino in fondo e chi può vincere – continua il vice segretario della UEFA –, mentre alcune big hanno avuto delle difficoltà. Questo format ha anche portato più risorse nelle casse dei club. Finale Champions fuori dal continente? Non fa parte dei programmi, non ne abbiamo mai parlato. Non c’è in agenda alcuna decisione. Ma è lecito guardare in tutte le direzioni per capire se si possa fare o no, non prima di capire cosa ne pensano coloro che hanno un interesse diretto nelle competizioni».
Marchetti ha poi commentato anche l’ipotesi Superlega: «Non so che fine abbia fatto il progetto, non è una domanda da fare a me. Noi abbiamo una visione chiara delle nostre competizioni, abbiamo iniziato a sviluppare le idee per la riforma del 2024 già a partire dal 2018. Lo abbiamo fatto in sinergia con i club e con gli altri stakeholder. Noi vogliamo una competizione che sia la migliore del mondo, che allinei i migliori club e che lo stesso tempo sia aperta dando a tutti un sogno da realizzare. Lo abbiamo visto già in questi anni».
«Quello degli stadi in Italia è un problema annoso: non ci sono stadi di buona qualità, con qualche sporadica eccezione. Ci aspettiamo che entro ottobre 2026 l’Italia abbia una lista di stadi che, dove non esistenti e nella configurazione necessaria per rispondere alle condizioni, abbiano un progetto esecutivo, finanziato e che parta non oltre il 2027 per la costruzione o la ristrutturazione. Non sappiamo a che punto sia l’Italia in vista di EURO 2032. Entro ottobre 2026 l’Italia dovrà decidere quali stadi proporre. Per l’Europeo ne dovrà fornire cinque, così come la Turchia», conclude Marchetti.