Euro 2032, Abodi avverte: “Corsa a 11 città. Napoli rischia l’esclusione se Comune e Club non collaborano” | OneFootball

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·8 agosto 2025

Euro 2032, Abodi avverte: “Corsa a 11 città. Napoli rischia l’esclusione se Comune e Club non collaborano”

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Il ministro per lo Sport e i Giovani, Andrea Abodi, lancia un messaggio chiaro: per ospitare Euro 2032 non basterà il blasone o la storia calcistica, serviranno progettualità, sinergia tra istituzioni e club, e soprattutto tempi certi.

Euro 2032, Abodi avverte: “Corsa a 11 città. Napoli rischia l’esclusione se Comune e Club non collaborano”

Intervistato da Il Mattino, il ministro ha parlato diffusamente della situazione degli stadi in Italia, concentrandosi sul caso Napoli e sulla candidatura del Maradona tra le sedi ospitanti del torneo continentale.


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Abodi: “Euro 2032 è un’occasione per sbloccare anni di immobilismo sugli stadi” Il ministro ha spiegato il ruolo strategico che giocherà la struttura commissariale prevista dal decreto approvato dal Parlamento, che includerà anche i sindaci come sub-commissari, per semplificare e velocizzare le procedure amministrative legate alla riqualificazione degli impianti.

“In Italia i grandi eventi servono per superare lo stallo. Euro 2032 rappresenta una grande opportunità, e il commissario straordinario sarà uno strumento essenziale per supportare anche i club, che sono pronti a investire oltre 3 miliardi ma hanno bisogno di tempi certi e regole chiare.”

Finanziamenti e strumenti economici: cosa prevede il decreto Alla domanda sulla presenza di incentivi per chi investirà sugli stadi, Abodi ha chiarito che non si parlerà di fondi a fondo perduto, ma di un pacchetto integrato di strumenti finanziari, tra cui:

Fondo equity;

Garanzie pubbliche;

Contributi in conto interessi;

Coinvolgimento diretto dell’Istituto per il Credito Sportivo e Culturale.

Inoltre, è prevista la creazione del Fondo Italiano per lo Sport, gestito dall’ICSC, che diventerà una delle colonne portanti del piano finanziario.

Napoli a rischio esclusione? “C’è competizione, vincerà chi sarà pronto” A livello operativo, il percorso per scegliere le cinque città italiane che ospiteranno Euro 2032 è già tracciato:

Entro settembre 2025: i Comuni dovranno comunicare formalmente l’interesse alla FIGC;

Luglio 2026: verifica dei progetti e degli iter amministrativi;

Ottobre 2026: la FIGC indicherà alla UEFA le cinque città prescelte;

Maggio 2027: dovranno aprire i cantieri per gli stadi selezionati.

Attualmente, sono 11 le città candidate, ma solo cinque avranno l’opportunità di ospitare l’Europeo. Alcune, come Roma e Torino, sono già in netto vantaggio. Le altre – tra cui Napoli – dovranno dimostrare di essere pronte nei tempi stabiliti.

“Alla fine, prevarranno le città che sapranno affrontare la sfida con efficienza e visione. Questo significa collaborazione tra Comune e Club, senza rinvii.”

Il monito per Napoli: “Serve convergenza tra Comune e Società, subito” A Napoli la situazione resta delicata. Le divergenze tra amministrazione comunale e SSC Napoli sulla gestione dello stadio Maradona sono note, e Abodi non ha nascosto la sua preoccupazione:

“Rispetto pienamente sia il Comune che la società, ma è fondamentale che trovino al più presto una sintonia concreta. Il tempo è limitato e non ci saranno deroghe. Se non si raggiungerà un’intesa operativa immediata, Napoli rischia seriamente l’esclusione.”

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