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Saverio Grasselli·27 aprile 2021
Euro 2020, rose a 26 giocatori: Darmian e gli altri 4 che ci credono

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Saverio Grasselli·27 aprile 2021
Ancora non c’è l’ufficialità ma la UEFA, secondo il The Times e confermato anche da Sky Sport, si muove verso l’estensione delle rose per i prossimi EURO 2020 da 23 a 26 giocatori.
A giovarne, tra le possibili problematiche relative al Covid, c’è naturalmente anche Roberto Mancini, avendo così la possibilità di inserire altre 3 risorse (con esclusioni illustri) che sarebbero rimaste fuori in condizioni “normali”.
Ecco i 5 giocatori che strapperebbero, in extremis, una convocazione.
Potrebbe svelarsi un jolly fondamentale per Mancini.
Con la Roma, causa infortunio di Smalling che lo ha tenuto out per gran parte della stagione, Cristante ha giocato prevalentemente come centrale nella difesa a tre di Fonseca.
Nelle corde, comunque, resta un centrocampista d’interdizione con ottime doti nel palleggio e una dedizione al lavoro osannata da Fonseca e Daniele De Rossi.
Con l’Atalanta di Gasperini giocava trequartista o mezzala, negli anni alla Roma è stato costretto per necessità tecniche ad abbassarsi, ma comunque il fiuto per il gol gli è rimasto anche lontano dalla porta avversaria.
La prova resta il grande destro dell’ex dai 20 metri, che ha concesso ai giallorossi di pareggiare contro la Dea nella gara di ritorno in campionato.
Duttilità su cui sarebbe meglio non sorvolare.
Arma in più che risulta decisiva quando entra in campo in corso d’opera, è anche grazie ai numeri incoraggianti di Matteo Politano se il periodo “no” del Napoli ormai è acqua passata e si è tornati a marciare a grande velocità verso la qualificazione Champions.
Intensità, lavoro e sacrificio lo rendono un’arma in più a disposizione della collettività: è nel girone di ritorno che si è fatta primavera per l’ex Inter, con 5 gol – tra cui quelli a Milan e Lazio – e 3 assist all’attivo.
Un valore che potrebbe essere premiato con la convocazione.
Le ultime uscite dell’Inter contro Cagliari e Verona portano la firma del jolly Darmian.
Conte lo ringrazia per i 6 punti in più in classifica e la sua incisività nelle partite nerazzurre.
Contro sardi e veronesi, l’esterno nerazzurro ha aggiornato il suo score personale con due reti pesantissime, che migliorano i numeri in stagione: 4 gol e 3 assist tra Champions e Serie A.
Profilo prezioso per quanto riguarda il gioco a tutto campo, Darmian è un’ottima risorsa in fase di ripiegamento e una possibile arma in più per la spinta della squadra, avendo ottima visione di gioco e puntuali tempi d’inserimento.
Chiedete ad Hakimi.
Un altro “esterno”, da non sottovalutare.
Davide Calabria, prima dell’infortunio al menisco, stava godendo della sua migliore stagione in rossonero.
Sarebbe riduttivo accollargli solamente il ruolo di terzino: Stefano Pioli, infatti, durante l’emergenza a centrocampo con Bennacer e Tonali out, lo ha schierato – con successo – al fianco di Kessié.
Risultato? Gol (di pregiata fattura) contro la Juventus – ma il Milan perde – e vittoria in Coppa Italia contro il Torino.
Può essere utilizzato su entrambe le fasce.
Stesso cognome del commissario tecnico ma nessun legame di parentela, nonché favoritismi.
Uno dei nomi che potrebbero tornare utili è di sicuro quello di Gianluca Mancini, centrale della Roma. Negli slot per la difesa sembrano favoriti Bonucci, Chiellini, Acerbi e Bastoni, ma il centrale della Roma si meriterebbe il posto in più.
Cinque gol e due assist in stagione, risorsa micidiale sui calci piazzati e leader nato.
Nella Roma Smalling è il più taciturno (ma fondamentale per la sua crescita l’anno scorso), lui chiacchierone: non si fa problemi a riprendere gente come Villar (contro il Cagliari) o anche Zaniolo (contro il Verona l’anno scorso).
Uno che le sfide le sente, tanto che si fa scappare qualche lacrima per il giallo rimediato nel ritorno contro l’Ajax, che gli farà saltare la prima semifinale col Manchester.
Fonseca l’anno scorso lo aveva impiegato anche come mediano, avendo iniziato lì la carriera sapendo sfruttare ottime qualità nell’impostazione e palla al piede.
Il numero porta-fortuna, poi, è il 23: in onore di un certo Materazzi che i tifosi italiani nati dal 2006 in su (ma non solo) sicuramente ricorderanno.
Chissà non porti fortuna anche all’altro, di Mancini.
Nelle valutazioni restano fuori portieri come Gollini o Cragno, per cui molto probabilmente verrà utilizzato uno slot avendo a disposizione solamente Donnarumma e Meret (favoriti per la convocazione).