Calcionews24
·19 settembre 2024
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Scrittore di fede giallorossa, Eraldo Affinati interviene su La Gazzetta dello Sport sull’esonero di De Rossi e il futuro della Roma.
DE ROSSI MERITAVA PIU’ TEMPO – «Da un punto di vista calcistico sicuramente sì, anche perché i nuovi giocatori come ad esempio Hermoso, Hummels, Konè e Saelemaekers sono arrivati all’ultimo momento, quindi meritava di più. Ma è chiaro che il calcio di oggi non si gioca soltanto sul campo. Certe scelte di formazione nelle ultime partite non mi sono piaciute, ma nel complesso stava facendo un buon lavoro».
IL RITORNO DI TOTTI – «Riportare a casa il Capitano, scritto volutamente con la lettera maiuscola, sarebbe un sogno per tutti noi tifosi. Potrebbe essere un’ottima figura di raccordo tra i dirigenti e i giocatori, ma non vorrei che si bruciasse anche lui. La Roma di oggi, comunque, corrisponde al nuovo mondo digitale: sarebbe incongruo paragonarla a quella della mia infanzia. Io sono cresciuto con Aldo Bet e Sergio Santarini. Oggi ci sono Hummels ed Hermoso. È un abisso. Eppure, fra il campo di Testaccio e Dazn io, incredibilmente, scelgo il piccolo schermo. Ci potrei scrivere anche un libro».