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·18 luglio 2024
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L’agente FIFA ed esperto di calcio argentino Lorenzo De Santis ha parlato in esclusiva con noi di Inter-News.it. I temi sono stati differenti: dalla Copa America di Lautaro Martinez, leader e capocannoniere, fino al futuro di Valentin Carboni in nerazzurro.
Si aspettava questo impatto di Lautaro Martinez in Copa America dalla panchina?
Le gerarchie erano quelle che si erano formate ai Mondiali, quando Julian Alvarez ha preso il posto di Lautaro Martinez. Il Mondiale è stato di Alvarez, mentre la Copa America sicuramente è stata di Lautaro Martinez. Lui è stato bravo a sfruttare ogni occasione che ha avuto, ha trascinato l’Argentina anche nei momenti importanti, non solo in finale. Ha fatto sempre gol pesanti, quindi si è tolto di dosso anche l’etichetta del giocatore che soffre le partite importanti. Con questo titolo di capocannoniere si va a guadagnare un posto importante per la selezione del Pallone d’Oro. Viene da una stagione di successi con l’Inter, di grande prolificità, di successi con la nazionale dove è stato capocannoniere. Il suo 2024 è sicuramente da incorniciare.
De Santis, Lautaro Martinez può ambire al Pallone d’Oro?
I criteri non sono sempre unitari. A volte non sono stati premiati giocatori che a livello di squadra e personale avevano fatto bene, molto bene. Io credo che fino a questo momento Lautaro Martinez sia in una buona posizione. Gran parte dei titoli del 2024 sono andati, l’argentino è tra i papabili al premio. Un giocatore che sa far gol, ha continuità, gli è mancato arrivare fino in fondo in Champions League anche per colpa di quel rigore calciato malissimo a Madrid alla gara di ritorno. Ha dimostrato comunque di essere top, non a caso il rinnovo con l’Inter è stato disturbato da top club con proposte irrinunciabili. Lui è uno dei 4-5 giocatori candidati al Pallone d’Oro.
Messi ne ha parlato bene, anche Scaloni che lo ha preferito a tanti altri giocatori. Cosa ne pensa di Valentin Carboni? Può diventare un fuoriclasse?
Hai fatto bene a ricordare le parole di Messi, non sono state le uniche. Carboni è stato convocato a scapito di tanti altri giocatori come Dybala su tutti. Carboni è un 2005, ha giocato in maniera parziale al Monza ma è un giocatore che secondo me è forte. L’Inter sa di avere un patrimonio in casa ed è combattuta anche tra l’idea di tenerselo e fargli fare un’esperienza in prestito. Per cederlo ci sarà bisogno di 25-30 milioni, sotto non si va. Mi sembra che l’indicazione di Oaktree sia quella di andare verso un’Inter giovane e di prospettiva. Sono curioso di capire quale sarà il ruolo dal punto di vista tecnico-tattico. Carboni è un calciatore che può fare tante cose, ma non ho capito sinceramente quale sia la sua posizione ideale. Dalla trequarti può fare bene, questo è un valore aggiunto ma deve trovare la sua collocazione. Saper fare tante cose ti può anche portare a non individuare il tuo ruolo all’inizio.
De Santis, Carboni rimarrà all’Inter o andrà via in questa sessione di mercato?
Molto dipenderà dalle valutazioni di società e allenatore. Ha finito ora la Copa America, tornerà ad agosto inoltrato. Sicuramente Simone Inzaghi ha già un’idea, io credo che poi molto dipenderà dagli incastri e dal mercato. Anche da eventuali offerte che potrebbero arrivare, sappiamo bene che i club italiani oggi a livello di mercato devono dare un occhio al campo ma uno e mezzo al bilancio. Quando arrivano proposte di un certo tipo è sempre bene prenderle in esame.
Si ringrazia Lorenzo De Santis per la cordialità e la disponibilità mostrata nell’intervista. La riproduzione parziale di questa intervista esclusiva è possibile previa citazione dell’autore (Emanuele Rossi) e della fonte (Inter-News.it) con il link al contenuto originale, come indicato nel disclaimer qui sotto.